Genova. L’indice di contagio Rt in Liguria ha raggiunto nella settimana 19-25 luglio quota 2,12. Si tratta di uno dei valori più alti d’Italia, superato solo da Sardegna (2,44) e provincia autonoma di Trento (2,27). È quanto emerge dal report dell’Iss-ministero della Salute. Numeri che mesi fa ci avrebbero portati dritti in zona rossa, se non fosse che i parametri della cabina di regia nel frattempo sono cambiati e ad oggi la Liguria non rischia nemmeno l’ingresso in zona gialla.
Il dato dell’incidenza settimanale in poche settimane si è alzato fino a toccare quota 54 casi ogni 100mila abitanti. Ma la cifra più importante, dopo l’aggiornamento dei criteri varato la scorsa settimana, è quella del tasso di occupazione dei posti letto in media intensità e in terapia intensiva da parte di pazienti Covid: rispettivamente 2% e 3% in Liguria. Per finire in zona gialla bisognerebbe superare contemporaneamente tre soglie: quella dell’incidenza settimanale (50 casi ogni 100mila abitanti) e quelle dei posti letto (10% terapie intensive e 15% area ospedaliera).
Insomma, la nostra regione per ora resta saldamente ancorata alla zona bianca grazie ai dati dei ricoveri in ospedale che rimangono di modesta intensità. Ma che l’inversione di tendenza sia stata netta lo confermano i numeri, non solo quelli dell’Rt (nello scorso report era 1,45, in quello precedente 1,01, dunque raddoppiato in due settimane) ma anche quelli diffusi ieri dalla fondazione Gimbe che evidenziano un incremento dei contagi superiore al 50%.
Secondo i dati diffusi in serata dalla Regione, oggi si registra in Liguria un Rt poco superiore a 1,6. Se l’incidenza media giornaliera a inizio luglio cresceva di due volte e mezzo ogni settimana, non è così per la settimana in corso: la curva si sta appiattendo e l’incidenza ogni 100mila abitanti su 7 giorni è pari a 54, ma occorre considerare il dato dei residenti fuori regione che nel periodo estivo aumentano la popolazione della Liguria fino al 30% in più. “Questo significa – ha detto il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti – che è importante vaccinare il più velocemente possibile la popolazione, in particolare i giovani che in questa quarta ondata stanno registrando i contagi”.
Un ruolo importante potrebbe averlo la variante Delta, molto più contagiosa, che registra nella nostra regione una prevalenza del 100% mentre il dato nazionale si attesta al 94,8%. La cosiddetta variante brasiliana ha una prevalenza dell’1,4% a livello italiano, la variante inglese è al 3,2%: entrambe sono sostanzialmente assenti in Liguria.
“Anche contro la Delta il primo e più importante antidoto è completare il ciclo vaccinale – ha spiegato il presidente dell’Iss Silvio Brusaferro -. La vaccinazione riduce in modo significativo il rischio di contrarre infezione, di ospedalizzazione e morte e questo vale per tutte le fasce di età e per tutti i vaccini. Da qui l’importanza di completare il ciclo vaccinale, perché il ciclo completo è estremamente efficace nel ridurre anche le possibilità di contrarre l’infezione. È necessaria la prudenza nei comportamenti”.