Genova. La richiesta di revisione della direttiva europea Bolkestein deve comprendere la richiesta di proroga a 30 anni anche per i circoli nautici, le società e le associazioni sportive senza fini di lucro, e non solo per gli stabilimenti balneari.
È questa la richiesta avanzata dal capogruppo di Italia Viva Mauro Avvenente al consiglio comunale di ieri, che verrà formalizzata in un’apposita mozione nella prossima seduta. Lo stesso consigliere Avvenente aveva già presentato un ordine del giorno su questo tema lo scorso marzo, che era stato approvato dal consiglio.
“Una conferma che serve a mettere in evidenza come i circoli nautici e le associazioni sportive siano a rischio chiusura con le modifiche imposte da una legge che non tiene conto della tradizione profondamente radicata che i paesi mediterranei vivono con il mare, molto diversa da quanto accade in Nord Europa, territorio per cui la Bolkestein è probabilmente più adeguata”, si legge nella nota diffusa da Italia Viva.
Non è accettabile, ha sottolineato Avvenente, accettare passivamente la direttiva e subirla così com’è. Occorre sollecitare il ministro Garavaglia e l’Unione Europea, affinché venga compreso il ruolo di promozione sportiva e di aggregazione sociale che i circoli, le società e le associazioni sportive senza fini di lucro svolgono e hanno sempre svolto. Si tratta di realtà che vivono di volontariato e la cui messa a bando metterebbe fuori gioco una tradizione cruciale già penalizzata dall’equiparazione – vedi comma 4, articolo 100 della legge 114 – alle attività commerciali, che ha inopinatamente aumentato il canone minimo di concessione demaniale e raddoppiato la cauzione dovuta all’Autorità di Sistema Portuale, rendendo il carico economico insostenibile tanto da farne prevedere la scomparsa. Al contrario, si tratta di realtà da tutelare per la l’alta valenza sociale che svolgono e che hanno educato allo sport centinaia di ragazzi, creando un sostrato solido alla possibile nascita di talenti di valore nazionale e internazionale.