Genova. “Se arrivassimo col 30-35% dei liguri non vaccinati a ottobre avremmo grandi dolori“. È il monito che arriva da Matteo Bassetti, direttore della clinica di malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova, a margine dell’open night Pfizer alla Fiera di Genova, una delle iniziative della Regione per incentivare le vaccinazioni.
Al momento solo il 61,6% dei liguri ha ricevuto almeno la prima dose, dato comunque superiore alla media nazionale. “Nuovi ricoveri in maniera importante non ne stiamo vedendo – spiega Bassetti facendo il punto sulla situazione attuale che vede un aumento dei contagi ma non degli ospedalizzati -. Quei pochi sono purtroppo persone non vaccinate, o perché non possono o perché hanno deciso di non vaccinarsi o attendono ancora di fare il vaccino. Ma pur vedendo un lieve incremento anche in Liguria dei contagi non si sta vedendo un aumento dei ricoveri”.
“Penso che questo sarà il leitmotiv che ci accompagnerà fino a ottobre-novembre, quando vedremo un aumento dei contagi inevitabile – avverte però l’infettivologo -. Se pensiamo che l’R con zero della variante Delta è 7 mentre quella del virus originale era 2,5, potete immaginare quanto veloce possa correre il contagio. Se il virus dovesse trovare 7 porte chiuse ma 3 aperte, si infilerà in quelle porte. Non ci sono alternative al vaccino. Non ci si deve arrivare con l’imposizione e l’obbligo, ma con moral suasion e testimonial“.
“Vorrei dire a tutti che durante la prima, la seconda e la terza ondata di Covid abbiamo avuto un tasso di ospedalizzazione che sfiorava il 15% sui contagiati, oggi siamo al 5%, segno che la copertura funziona realmente – aggiunge il governatore Giovanni Toti -. E gli ospedalizzati di questi giorni, che comunque continuano a calare nonostante aumenti l’incidenza del virus come in tutta Europa, la maggior parte, il 60%, sono persone che non si sono vaccinate. Nel campione che abbiamo solamente una percentuale molto bassa, di poco superiore al 20%, ha la seconda dose, tutti gli altri sono persone che non si sono ancora volute vaccinare”.