Procedura

Assi di forza del trasporto pubblico, firmato il contratto con Rina per il project management

Il Comune conferma: "Ad agosto sarà pronto il progetto definitivo"

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Genova. Sottoscritto dal Comune di Genova e dal raggruppamento di imprese composto dalla capogruppo Rina, Systra S.A., Systra Sotecni spa e Architecna Engineering srl il contratto per il coordinamento e la gestione della progettazione, direzione lavori e sicurezza del progetto dei quattro assi di forza del trasporto pubblico. La progettazione definitiva è in fase avanzata e l’ultimazione è prevista per agosto, riferisce il Comune.

Il progetto dei quattro assi di forza entra così nel vivo delle attività anche di gestione contratti e project management con il gruppo Rina, che aveva seguito anche la direzione dei lavori per la ricostruzione del ponte sul Polcevera.

“Il raggruppamento – si legge in una nota – seguirà tutto il processo, apportando skills, tecnologie e competenze di supporto ai manager della pubblica amministrazione per una gestione efficace ed efficiente del contratto in ottica di rispetto dei tempi, costi e della qualità finale del prodotto. Il raggruppamento guidato da Rina seguirà le tutte le fasi della progettazione definitiva, coadiuverà l’amministrazione nella preparazione del bando di gara della progettazione esecutiva ed esecuzione dei lavori e seguirà tutta la gestione del contratto dal punto di vista di coordinamento della sicurezza, direzione lavori fino alla conclusione delle opere e del contratto”.

“Il progetto assi di forza sta procedendo nei tempi e nelle tappe giuste – commenta l’assessore alla Mobilità Matteo Campora – con la sottoscrizione del contratto con il raggruppamento di imprese guidato da Rina si compie un passaggio importante per la gestione dell’intero iter di realizzazione di un progetto che sarà una svolta storica per la mobilità dei genovesi, in chiave ambientale e di efficientamento del servizio di trasporto pubblico”.

Il progetto dispone un finanziamento governativo di 471 milioni di euro e prevede l’acquisto di 145 nuovi mezzi, che andranno a sostituire i mezzi diesel con mezzi elettrici a zero emissioni. Al momento non è ancora arrivato il via libera del ministero dei trasporti per scegliere bus elettrici con tecnologia flash charging anziché filobus. La rete avrà un’estensione complessiva di 96 chilometri per 70% in sede riservata e protetta, che i nuovi mezzi da 18 metri (o 24, se arriverà una deroga) potranno percorrere a frequenze simili a quelle di una metropolitana. Il progetto prevede inoltre nuove rimesse Amt, parcheggi di interscambio in prossimità dei nodi autostradali, nuove fermate per gli utenti.

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