Genova. Un percorso unico, una vera e propria “Via dell’Acqua” per uno sviluppo complessivo di 28 chilometri. Si tratta dell’Acquedotto Storico di Genova, frequentato da moltissime famiglie genovesi e che l’amministrazione comunale intende rilanciare in chiave turistica e di sviluppo delle attività del territorio.
Dopo anni di lavoro sul territorio, coordinato dal Municipio IV Media Val Bisagno che, grazie alle tante associazioni e ai tanti volontari è riuscito sostenere la rete di iniziative dedicate a questo grande museo a cielo aperto della vallata, la giunta del comune di Genova ha approvato un progetto di riqualificazione del tracciato e di valorizzazione dell’antica struttura per garantirne la percorribilità in sicurezza.
Oltre ad interventi strutturali per la stabilizzazione di alcune frane e per il ripristino del sentiero, verranno realizzate nuove passerelle, riordinato il verde della macchia boschiva e allestita una segnaletica e pannelli informativi per renderlo fruibile da un numero sempre maggiore di visitatori.
Nello specifico il progetto – per un importo complessivo di un milione e 800mila euro – comprende la stabilizzazione dei tratti in frana a monte di via delle Ginestre, presso la località Molini di Trensasco e presso la località Ca’ de Rissi; la realizzazione di passaggi pedonali per l’attraversamento di rivi e vallette in località Trensasco, Ca’ de Rissi e sul rio Gaxi in località Carpi; una scala di accesso al ponte sifone sul torrente Geirato a Molassana. Sul percorso, nei punti maggiormente esposti, saranno sistemati corrimano per garantire la sicurezza. Attualmente il canale in pietra dove scorreva l’acqua è il camminamento dell’itinerario escursionistico: le lastre di copertura mancanti o ammalorate verranno sostituite sempre in chiave di sicurezza del percorso. E poi – come detto – il verde lungo queste tratte verrà riordinato e saranno installati segnali e bacheche con la descrizione dei punti di interesse storico e paesaggistico.
“Tutto questo è stato possibile anche grazie alla collaborazione tra il Municipio e la rete di associazioni presenti sul territorio, che hanno sviluppato un percorso di diversi anni per arrivare a presentare alla civica amministrazione un disegno, una visione della vallata che oggi può essere finanziata e “costruita” – spiega il presidente di Municipio Roberto D’Avolio – Adesso seguiremo con attenzione per far sì che alle parole seguano i fatti“.
«L’impegno dell’amministrazione comunale per la cura e la manutenzione del territorio è continuo e a 360 gradi – rimarca l’assessore ai lavori pubblici Pietro Piciocchi –. Oltre ai grandi progetti che concorreranno a trasformare il volto di Genova stiamo puntando sulla valorizzazione di tesori del territorio che con un paziente lavoro di recupero possono rappresentare un volano per lo sviluppo economico della città e del suo entroterra».
«Il percorso dell’Acquedotto Storico di Genova rappresenta una vera e propria Via dell’Acqua, che servendosi di un’antica struttura architettonica ha garantito per secoli l’approvvigionamento idrico di Genova e del suo porto – sostiene l’assessore alla cultura Barbara Grosso –. L’itinerario attraversa scenari rilevantissimi non soltanto dal punto di vista ambientale, ma anche sotto l’aspetto culturale, dalle architetture civili e monumentali, all’archeologia industriale. Il progetto approvato concorre ad esalta tutte queste caratteristiche in chiave di riappropriazione della nostra identità culturale».