Genova. Una giornata a tinte blucerchiate, quella di ieri, con un tris di ex andati a segno con le loro nazionali.
Ha iniziato Patrik Schick, tornato finalmente ai fasti di quando vestiva la magia del Doria, mettendo a segno una fantastica doppietta che ha determinato la vittoria (2-0) della Repubblica Ceca con la Scozia, in quel di Glasgow.
L’ex sampdoriano, ora al Bayer Leverkusen, ha sbloccato il risultato poco prima dell’intervallo (con un perfetto colpo di testa) ed ha poi chiuso i giochi con un goal ‘alla Quagliarella’, pescando il portiere scozzese Marshall fuori dai pali ed uccellandolo con una conclusione da metà campo, tale da ergersi a grande protagonista del match ed in prospettiva dell’intero Europeo. Da sottolineare la buona prova anche di Jakub Jankto, finora titolare inamovibile dell’undici di mister Jaroslav Šilhavý.
Nell’altra sfida fra Polonia e Slovacchia, vinta 2-1 contro ogni pronostico da quest’ultima, in campo sono scesi tanti protagonisti della Serie A, a partire dall’allenatore dei polacchi, il portoghese Paulo Sousa (ecco quale sarebbe stato un nome giusto per l’ancora vuota panchina della Samp), per proseguire con Bartosz Bereszyński, lo juventino Wojciech Szczęsny, il napoletano Piotr Zieliński e Karol Linetty, autore di una prova non del tutto convincente, ma meritevole di nota per un goal ad inizio ripresa, con cui aveva pareggiato i conti con gli slovacchi.
Sembrava il ‘goal spiana risultato’, visto la superiorità tecnica dei compaesani di Karol Wojtyła, senonché una Slovacchia operaia ha trovato poi il goal vittoria con un Milan Škriniar, improvvisatosi attaccante, con un controllo in area ed una conclusione a seguire, degna di un pirata dell’area di rigore. Anche il team di Bratislava comunque ha presentato protagonisti di grido della nostra Serie A, quali l’ex genoano Juraj Kucka (grande prova) e l’eterno capitano Marek Hamšík, cui né l’età, né l’aria cinese o turca, ha annacquato la classe cristallina.
Sempre nelle partite giocate ieri, da segnalare i 90 minuti di grande corsa ed acume tattico di Albin Ekdal, capace – con i suoi compagni svedesi – di mettere la museruola alla Spagna, di Luis Enrique, iscrittasi al torneo con le stigmate di favorita. E se vogliamo fare una parentesi di mercato, come terminale offensivo dei vichinghi, abbiamo visto un giocatore che di strada ne farà tanta, Alexander Isak, punta di origini eritree della Real Societad.
Manca all’appello della nostra disamina sui blucerchiati all’Europeo Mikkel Damsgaard, che ci aspettiamo di vedere nelle prossime sfide dei danesi, con Belgio e Russia, in campo per sostituire Christian Eriksen, con l’augurio che questi possa già essere in tribuna a fare tifo per i suoi compagni, come lo stesso giocatore – stando a quanto riferito dai media – ha affermato di essere intenzionato a fare.
Inoltre, come sottolineato da Enrico Nicolini, nel corso della nostra puntato odierna del format “Parliamo Europeo”, anche il genoano Goran Pandev ha messo a segno, per la sua Macedonia, il goal della bandiera contro l’Austria e a tal riguardo va evidenziato il fatto che la punta del Grifone è da ieri il quarto giocatore di movimento più anziano a giocare, da titolare, una partita degli Europei ed il secondo, per ordine di età, ad aver segnato una rete.