La recensione

Standing ovation per L’elisir d’amore dei giovani al Teatro Carlo Felice fotogallery

Il ritorno all'opera è stato particolarmente apprezzato dai genovesi

elisir d'amore

Genova. Prima gli applausi, calorosi, di una platea piena per quanto concesso dalle direttive anti-Covid, poi addirittura una standing ovation che rappresenta un vero e proprio simbolo: un piacevole sfogo spontaneo del pubblico per il ritorno all’opera dal vivo, ma anche un sincero apprezzamento oltre che un grosso in bocca al lupo per la carriera che attende i solisti dell’Accademia di alto perfezionamento per cantanti lirici del Teatro Carlo Felice. I cinque protagonisti hanno retto bene le oltre due ore di Elisir d’Amore che ha debuttato ieri sera e sarà in scena sino al 16 giugno a chiusura di una naturalmente ridotta stagione 2020-2021 (giovedì 10 giugno, venerdì 11 giugno, mercoledì 16 giugno 2021 ore 20, sabato 12, domenica 13 giugno 2021, alle ore 15).

Per la trama e altre informazioni sull’opera vi rimandiamo al nostro Lirica for Dummies.

Che ci fosse voglia di supportare questi ragazzi under 30, tra cui due genovesi (Alberto Bonifazio, Belcore e Giulia Filippi, Giannetta) si era già capito nel primo atto, con applausi a scena aperta in momenti di solito non previsti. I “ragazzi” hanno dato vita a un Elisir fresco e ben recitato, al di là delle performance vocali, anche grazie alla regia di Davide Garattini Raimondi (con l’assistenza di Anna Aiello), che ha esaltato soprattutto le parti più buffe e alcuni aspetti caratteriali dei personaggi con sottolineature quasi caricaturali nella gestualità, ma anche utilizzando oggetti di scena utili a evitare l’effetto concerto anche nelle parti soliste come i libri 3D nel duetto Adina-Nemorino “Chiedi all’aura lusinghiera” e “Chiedi al rio perché gemente” e ancora un volumetto e un fiore durante la romanza “Una furtiva lagrima”.

Le luci di Luciano Novelli riprese da Angelo Pittaluga hanno saputo dare il calore dell’atmosfera agreste, ma anche suggerire il momento dei pensieri di Adina con un cambio di tonalità e colori parecchio evidente.

Le scenografie di Emanuele Luzzati, riproposte in occasione del centenario della nascita, sono sempre un bel vedere, alla pari dei colorati costumi di Santuzza Calì ripresi da Elena Pirino. Il carro di Dulcamara, imbonitore senza età, è il pezzo forte e proprio la performance del dottore è stata resa ancora più efficace dai movimenti del mimo danzatore Luca Alberti.

Davvero promettenti i due protagonisti: Claudia Muschio (Adina) è stata un crescendo sino all’ovazione finale, brava sia nelle parti dove era necessario l’acuto, sia in quelle più interpretative. Nico Franchini (Nemorino) ha “riempito” la platea con la sua potenza. Alberto Bonifazio è stato un credibile Belcore anche nel physique du rôle, il Dulcamara di Francesco Auriemma è emerso soprattutto nel secondo atto, deliziosa la Giannetta di Giulia Filippi.

La direzione di Alessandro Cadario ha puntato soprattutto sul vigore, con l’orchestra molto presente nelle parti d’assieme.

La curiosità di vedere come se la caveranno gli altri interpreti è tanta, a partire da stasera. Ecco le date del cast: Adina Claudia Muschio (10-12)/Alessandra Rizzini (11-13)/Patricia Calvache (16)
Nemorino Nico Franchini (10-12-16)/Davide Tuscano (11-13)
Belcore Alberto Bonifazio (10-12-16)/Nicola Zambon (11-13)
Dulcamara Francesco Auriemma (10-12-16) / Gabriel Wernick (11-13)
Giannetta Giulia Filippi (10-16)/Roberta Mancuso (11-13)/Gabriella Ingenito (12).

 

 

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