Genova. Ancora una notte da incubo per la Valle Stura: decine di tir provenienti dalla A26 chiusa per il transito di trasporto eccezionali, si sono riversati sulla viabilità ordinaria per provare a raggiungere Genova e il suo porto attraverso il Turchino, invadendo il centro di Masone e di fatto bloccando la viabilità per diverse ore.
E non sono mancati episodi di tensione e da ‘brividi’: come documentato dai residenti oltre alle manovre per divincolare i ‘bestioni’ nel traffico, oltre ai clacson suonati nel pieno della notte, un tir ha percorso diverse decine di metri a velocità sostenuta completamente contromano, per sorpassare l’incolonnamento e la congestione della statale.
Un episodio grave e che ha fatto immediatamente il giro del web, e che solo per un caso non ha avuto conseguenze peggiori: “un pazzo criminale” è il commento più soft che si può leggere sui gruppi social della zona, tra cui il Gruppo Viabilità valli Stura e Orba da mesi in prima linea per denunciare una situazione che si ripete da anni, ogni qualvolta la A26 viene chiusa per i cantiere di manutenzione straordinaria.
Ma, come è noto, quei tir da lì non potrebbero passare, visto che vige il divieto di transito per i mezzi pesanti sulla statale del Turchino: per raggiungere il capoluogo ligure dovrebbero fare marcia indietro, raggiungere l’allacciamento di Predosa e “scendere” sulla A7. Ancora una volta, però, a presidiare le strade non c’era nessuno, nonostante le promesse della politica e gli accordi presi nei numerosi tavoli tecnici “apparecchiati” in questi mesi.
E la rabbia dei residenti continua a crescere: dopo i disagi delle chiusure autostradali, le frane che bloccano le strade, le odissee di ogni giorno per andare a lavorare e tornare a casa vivi tra code e cantieri, l’invasione notturna dei mezzi pesanti è l’ennesima goccia di un vaso traboccato oramai da tempo.