Orizzonte

Scuola, obiettivo ripartenza al 100%: in Liguria meno “classi pollaio” ma è rebus trasporti

Cavo: "A fronte di un calo di studenti non ci saranno tagli sull'organico". Maturità in "formato Covid" per 11mila studenti liguri

Genova. Nell’ultimo giorno di scuola, con circa 11mila ragazzi liguri che si preparano all’esame di maturità, arriva già una buona notizia in vista della ripartenza: a fronte di un calo previsto di oltre 2mila studenti (su un totale di 170mila) i livelli di organico rimarranno pressoché invariati rispetto all’anno appena concluso, e anzi subiranno un piccolo incremento.

“Per ora possiamo dire quello che abbiamo spuntato in commissione istruzione della Conferenza delle Regioni – spiega l’assessora alla Formazione Ilaria Cavo a margine di un incontro con alcuni studenti del liceo scientifico Leonardo Da Vinci a Genova -. Il riparto dell’organico per il prossimo anno è positivo. Di fronte a un calo demografico nazionale e ligure, il livello di organico sarà uguale a quello dello scorso anno, quindi non c’è stato un taglio. Credo che questo sia importante”.

Nello specifico saranno confermate le 13.775 unità di ruolo, i docenti di sostegno passeranno da 2.248 a 2.384 e quelli di potenziamento da 1.328 a 1.305. Una boccata d’aria che dovrebbe contribuire ad abbassare il rapporto alunni-insegnanti e quindi consentire la formazione di classi meno affollate. “Ma bisognerà capire come finirà la partita sull’organico Covid – avverte Cavo. Mi auguro che ci sia la possibilità che il ministero dell’Istruzione mantenga le garanzie che ha dato”.

Dal punto di vista degli spazi, nel caso in cui restassero in vigore le norme sul distanziamento, non dovrebbero esserci particolari stravolgimenti, visti i lavori eseguiti l’anno scorso: “Quello che rimarrà sicuramente sono gli interventi di edilizia leggera fatti come rimarrà l’allenamento di un sistema di tavoli. Noi ci saremo velocemente per fare in modo che la scuola possa ripartire, e chiaramente stiamo immaginando una scuola in presenza”, chiarisce l’assessora.

Anche il direttore dell’Ufficio scolastico regionale Ettore Acerra parla di “spazi di ottimismo, ma alcuni elementi devono ancora essere definiti. Stiamo cercando di anticipare di circa un mese le operazioni per l’immissione in ruolo e l’individuazione dei supplenti annuali. Questo è stato un anno complesso ma anche interessante, Speriamo in una scuola rinnovata, attiva, partecipata da parte degli studenti”.

E tra i punti che ancora sono un’incognita c’è il piano dei trasporti. Tutto dipenderà dalle regole sulla capienza massima a bordo dei mezzi pubblici, attualmente fissata sempre al 50%. La speranza di Acerra è che vengano confermate in ogni caso le navette per gli studenti, ma per farlo serviranno nuovi fondi da parte del ministero: per questo anno scolastico alla Liguria erano stati destinati 12 milioni a partire da gennaio, perciò ne serviranno almeno altrettanti per mantenere attivi i servizi aggiuntivi.

Intanto anche quest’anno la maturità avverrà con modalità condizionate dalle norme anti-contagio. Niente prove scritte, tutto si baserà su un elaborato realizzato dallo studente e incentrato sulle discipline caratterizzanti che darà il via a un colloquio di circa un’ora su tutte le materie. Il punteggio finale è il risultato della somma dei punti attribuiti al colloquio, per un massimo di 40 punti, e dei punti acquisiti per il credito scolastico da ciascun candidato, per un massimo di 60 punti. Inoltre, a discrezione della commissione, sono attribuibili fino a 5 punti bonus a studenti ritenuti meritevoli.

“Il nostro messaggio agli studenti è un ringraziamento per la capacità che hanno avuto di essere pazienti e di capire l’anno trascorso che è stata difficile – conclude Cavo -. Mi auguro che rimanga loro qualche insegnamento dalla difficoltà che hanno avuto. Hanno diritto di godersi un po’ della spensieratezza che quest’estate potrà regalare, ricordando però che le regole ci sono, non è un liberi tutti, devono mantenere un po’ di coscienza e responsabilità. Ma penso siano all’altezza di quello che stiamo chiedendo loro”.

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