Belgrado. La Pro Recco ce l’ha fatta. Sei anni dopo l’ultimo successo, i biancocelesti hanno riconquistato la Champions League. In finale hanno avuto la meglio per 9 a 6 sul Ferencváros, squadra che deteneva il trofeo.
Per la società ligure è il nono successo in questa competizione, dopo quelli del 1965, 1984, 2003, 2007, 2008, 2010, 2012 e 2015. Precede Partizan e Mladost, che ne hanno vinte sette ciascuna.
Dopo una prima fase senza pecche, nella quale hanno dominato il girone con 10 vittorie in altrettante partite, segnando 127 reti e subendone 68, la squadra condotta da Hernandez, nella final eight di Belgrado, ha centrato altri tre successi, ai danni di Waspo Hannover, Barceloneta e, questa sera, sugli ungheresi. Tredici incontri, tredici successi.
Pro Recco avanti dopo due minuti e mezzo di gioco con il bolide di Mandic che rompe la porta alla seconda superiorità. Secondo uomo in più che sfrutta subito anche Bicari (1-1) tutto solo al centro. A metà quarto Vigvari sorprende Bijac da posizione quattro, ma il vantaggio è annullato da Figlioli che buca Vogel sul palo lungo. Bijac mura una doppia superiorità degli ungheresi, Figlioli da due con Mezei nel pozzetto rimette i biancocelesti davanti a 90 secondi dalla sirena, poi Di Fulvio lanciato in porta si fa ipnotizzare da Vogel mancando il più 2.
Sessanta secondi del secondo quarto e Vigvari capitalizza la sosta nel pozzetto di Figlioli (3-3). Il numero 3 ungherese finisce nel pozzetto a sua volta e Younger non perdona dall’esterno sinistro. Al quarto minuto di gioco il Ferencvaros pareggia con Vamos, in superiorità. Trenta secondi e dall’altra parte Di Fulvio da cinque non dà scampo a Vogel (5-4); è un vantaggio che dura nulla perché Jaskic, con l’uomo in più, deposita in rete sul secondo palo l’assist di Zalanki del 5-5 prima di essere graziato dall’arbitro per un colpo proibito ad Hallock che meritava l’espulsione. Al riposo lungo la partita è in equilibrio.
Fountoulis finisce la sua partita dopo 30 secondi del terzo tempo ed Echenique non perdona con un tiro deviato da Bicari (6-5). L’altro mancino terribile, quello di Mandic, infiamma la Vlaho Orlic con un gol da favola da posizione due che vale il 7-5. Anche Mezei finisce la sua partita, i biancocelesti cestinano due superiorità, ma Bijac respinge il proiettile di Zalanki mentre quello di Echenique si stampa sulla traversa: il punteggio non cambia più fino alla terza sirena.
Pro Recco imprecisa davanti, ma Bijac è monumentale su Vigvari e Mandic da due segna il più 3 a quattro minuti e mezzo dalla fine. Estasi raggiunta quando Di Fulvio, con Jaksic nel pozzetto, non sbaglia dal secondo palo il 9-5. A 180 secondi dalla sirena il Ferencvaros accorcia con Bicari letale ai due metri. Le possibilità di tornare in partita dei magiari si infrangono sul palo di Vamos e sul rigore parato da Bijac al numero 5 quando mancano 40 secondi alla fine. È la Pro Recco la squadra più forte d’Europa!
Dusan Mandic è stato nominato miglior giocatore del torneo.
Il tabellino:
Pro Recco – Ferencvaros 9-6
(Parziali: 3-2, 2-3, 2-0, 2-1)
Pro Recco: Bijac, F. Di Fulvio 2, Mandic 3, Figlioli 2, Younger 1, Velotto, N. Presciutti, Echenique 1, Ivovic, Hallock, Aicardi, S. Luongo, Negri. All. G. Hernandez.
Ferencvaros: S. Vogel, Ven. Vigvari 2, Zalanki, Vamos 1, Mezei, Fountoulis, Jaksic 1, Fekete, De. Varga, S. Jansik, Constantin-Bicari 2, Gardonyi. All. Z. Varga.
Arbitri: Margeta (Slo) e Alexandrescu (Rou).
Note. Superiorità numeriche: Pro Recco 6 su 17, Ferencvaros 4 su 15 più 1 rigore fallito. Usciti per tre falli: Fountoulis 16’30″, Mezei 19’20″.