Genova. Domenica 27 giugno, presso il campo sportivo “Baciccia Ferrando” di Genova Pra’, è andata in scena la manifestazione sportiva “La battaglia dei numero uno“, ideata da Filippo Pipino, allenatore dei portieri della Praese e dal suo staff formato da Omar Antonacci, Aldo Gastaldi, Gianni Licheri, Antonio Bugiolacchi, Alessandro Bulgarelli, Gianluca Lepri, Luca Bruzzone, Simone Gastaldo, Matteo Monaca, Luigi Calcagno.
La manifestazione ha previsto due tornei, il primo giocato (su un campo di 15 metri), dedicato ai giovani portieri, dai dieci ai quindici anni di età, mentre il secondo era strutturato per i numeri uno, dai sedici anni in avanti.
Al termine della prima fase si sono svolti i quarti di finali, le semifinali e le due finali.
Il torneo ‘grandi’ è stato vinto da Gianluca Lepri, mentre a spuntarla tra i più giovani, è stato Marcello Saettone.
Erano presenti alla manifestazione alcuni membri dell’Alemante Friends, una associazione che organizza eventi, che hanno lo scopo di raccogliere fondi benefici per l’acquisto di macchinari per ospedali.
Il torneo dei grandi è stato vinto da Gianluca Lepri, mentre tra i più giovani a spuntarla è stato Saettone
Abbiamo raccolto i pareri sul torneo e sul ruolo dell’estremo difensore, di Filippo Pipino, Alessandro Bulgarelli e Gianluca Lepri.
“È stata una giornata da veri numero uno – afferma Filippo Pipino, ideatore del torneo e allenatore dei portieri della Praese, dalla prima squadra al settore giovanile – abbiamo svolto un grande lavoro per organizzare questo evento e per riportare in primo piano la competizione, che mancava a tutti noi”.
Perché si diventa portieri?
“Portieri non di diventa, il Dna lo hai dentro, sin da piccolo, è un qualcosa che ti appartiene”.
Quanto è cambiato il ruolo del portiere e di conseguenza le tecniche di allenamento negli ultimi anni?
“Il portiere è diventato il libero di una volta e quindi deve essere molto bravo nella trasmissione con i piedi, anche se prima di tutto deve sapere parare… insomma un giusto mix…”
“È da questo inverno, che avevamo in mente di organizzare una giornata come quella odierna – afferma il neo portiere del Serra Riccò, Alessandro Bulgarelli – sicuramente in Liguria è un evento unico”.
La vita del portiere è fatta di piccole solitudini….
“I pensieri volano quando difendi i tuoi pali, ma devi sempre rimanere concentrato per non perdere il filo logico della partita”.
Il portiere impregna di personalità tutta la squadra…
“Vero, il portiere deve essere capace di influenzare la squadra attraverso il suo atteggiamento”.
Quanto sono cambiate le metodologie di allenamento?
“Sono mutate sotto il punto di vista del gioco e dello spazio, non devi imparare a parare sulla linea della porta ma essere un giocatore di campo a tutti gli effetti”.
Qual i caratteristiche deve avere un giovane portiere?
“La passione, la voglia di allenarsi e divertirsi vale per qualsiasi categoria nella quale giochi”.
“Sono ritornato, dopo due anni alla casa madre Praese – dichiara Gianluca Lepri – quando mi hanno comunicato che c’era la possibilità di tornare, ho risposto presente, sicuramente due anni di lontananza mi hanno permesso di confrontarmi con realtà diverse.
In una squadra esistono nove ruoli e due professioni: l’attaccante ed il portiere …
“Entrambi giochiamo vicino alla porta, anche se alla domenica dobbiamo evitare che l’attaccante vada a casa contento”.
Quanto è importante l’aspetto psicologico per un portiere ?
“Il portiere è settanta per cento testa ed il resto è bravura, ma la mente è predominante in questo ruolo”.
Quale è la prima cosa da correggere in un portiere?
“L’aspetto tecnico è quello che deve essere curato fin dai primi calci e quello che determina la crescita di un portiere è l’esordio in prima squadra, li si capisce se è pronto e maturo, fisicamente e psicologicamente,
Un momento della manifestazione