Campagna

Portofino, pronta a salpare la Blue Panda del Wwf per salvare le aree marine protette

Da giugno a novembre la missione è quella di promuovere i loro tesori e liberarle dagli attrezzi fantasma depositati sui fondali

Genova. Dopo un anno di pausa forzata a causa della pandemia, la Blue Panda, barca a vela ambasciatrice del WWF, è pronta a salpare per un viaggio che per 5 mesi la porterà ad attraversare 6 delle più iconiche Aree Marine Protette (AMP) del Mediterraneo: da giugno a novembre la missione è quella di promuovere i loro tesori e liberarle dagli attrezzi fantasma depositati sui fondali, un pericolo per la biodiversità marina, grazie al lavoro congiunto con pescatori, subacquei e gestori delle AMP.

Con l’avvio della stagione estiva, insieme ai cittadini e i turisti locali, la Blue Panda esplorerà il valore naturale, sociale e culturale di questi siti unici e accompagnerà le persone in un vero e proprio tour per scoprire aree sulle quali incombe spesso la minaccia del turismo di massa, della pesca non sostenibile e altre attività umane non gestite.

“Il Mediterraneo deve diventare un incubatore di modelli virtuosi in grado di rispondere alle minacce che mettono in pericolo il nostro mare e la grande biodiversità che custodisce – sottolinea Donatella Bianchi, Presidente di WWF Italia – Ricordiamo che il Mare Nostrum rappresenta appena l’1% di superficie degli oceani ma ospita il 10% di tutte le specie marine conosciute. Il progetto Blu Panda ha il compito, da un lato di mettere in evidenza queste minacce, anche attraverso attività di ricerca durante la navigazione, dall’altro di sensibilizzare persone, comunità ed istituzioni sulla necessità di una protezione sempre più estesa ed efficace del nostro Capitale Blu. La missione è raggiungere l’obiettivo del 30% di Mediterraneo efficacemente protetto previsto dalla nuova Strategia sulla Biodiversità europea”.

“La campagna di quest’anno intende mostrare l’importanza delle aree marine protette come strumento chiave per ottenere la protezione degli oceani – dichiara Giulia Prato, responsabile Mare del WWF Italia – Il nostro mare ha bisogno di un’azione urgente e collettiva se vogliamo continuare a trarre vantaggio dai benefici che offre. Gli attrezzi fantasma, come le reti abbandonate sui fondali, sono una seria minaccia, poiché uccidono continuamente e crudelmente balene, delfini, tartarughe, squali e pesci, danneggiando habitat vitali dell’oceano. Lo sforzo che metteremo in campo permetterà di liberare da questo pericolo alcune delle aree chiave per la biodiversità marina”.

Il viaggio per “Proteggere i tesori del Mediterraneo” inizierà il 28 giugno, dalla costa frastagliata e i fondali ripidi dell’AMP Portofino in Liguria per proseguire in altre AMP: Zante (Grecia), Kas Kekova (Turchia), Cap Corse (Francia), Tabarka (Tunisia) e Tagomago (Spagna). A settembre la Blue Panda incontrerà a Marsiglia anche i responsabili politici e gli scienziati che parteciperanno al Congresso mondiale sulla conservazione dell’IUCN per spingerli sostenere la protezione di almeno il 30% del Mar Mediterraneo. Il viaggio della Blue Panda 2021 può essere seguito con blog live, video e aggiornamenti dal sito Web del WWF, dalla pagina IG @wwfitalia, e seguendo #30by30 e #BluePanda.

LA BLUE PANDA WEEK, PRIMA TAPPA NELL’AMP PORTOFINO
La prima tappa nel Mediterraneo tocca proprio l’Italia e vede protagonista una delle aree più famose per la protezione del Mediterraneo, l’Area Marina Protetta Portofino. Con l’arrivo della Blue Panda in Italia è prevista una maratona di eventi che si terranno dal 28 giugno al 7 luglio e saranno dedicati alla biodiversità marina: la Blue Panda Week è organizzata dal WWF insieme all’Area Marina Protetta Portofino con il patrocinio del Comune di Santa Margherita Ligure. Al suo arrivo, domenica 27 giugno ore 12.00 nel porto di Santa Margherita Ligure, la Blue Panda sarà accolta da una festosa regata velica organizzata dalla Lega navale e il Circolo Velico di S.Margherita Ligure. Dal 28 giugno sono poi previsti incontri, attività di pulizia dei fondali con attività subacquee e in apnea, campionamenti di microplastiche in canoa, dibattiti in streaming e a bordo, laboratori didattici, incontri con i pescatori. Il 2 luglio è previsto un incontro che verrà trasmesso in streaming sul tema “30by30 per rigenerare il Mediterraneo” in cui è previsto tra gli altri l’intervento del Ministero della transizione ecologica. Un fitto programma realizzato grazie alla collaborazione di molte realtà associative e enti locali: Reef Alert Network, WWF SUB, Outdoor Portofino, Università di Genova, CNR – IAS, Apnea Center, Ziguele, Menkab. Gli ultimi giorni saranno dedicati ad un’attività di studio e monitoraggio dei cetacei svolta dai biologi del WWF Italia nel Santuario Pelagos.

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