Genova. Il capogruppo di Linea condivisa Gianni Pastorino e il deputato di Liberi e Uguali Luca Pastorino questa mattina erano nuovamente presenti, come già avvenuto venerdì scorso, davanti ai cancelli dell’ex Ilva di Genova Cornigliano, per far sentire il proprio sostegno ai lavoratori dopo la partenza ufficiale della cassa integrazione ordinaria per 981 dipendenti.
“Ho deciso di stare al fianco dei lavoratori perché la decisione assunta da Acciaierie d’Italia, in una fase di sviluppo come quella attuale del mercato dell’acciaio, – dichiara il consigliere regionale Pastorino – è veramente incomprensibile e lesiva dei diritti sindacali ed economici di chi lavora nello stabilimento di Genova”.
Per il consigliere regionale “non si può richiedere la cassa integrazione ordinaria-Cigo in una fase non di crisi ma, addirittura, come descritto dagli economisti a livello mondiale, di super ciclo di produzione. Appare quindi necessario un immediato intervento del Governo, ricordando sempre che il 50% di Acciaierie d’Italia è in mano allo Stato italiano”.
“Nella giornata odierna è atteso a Genova il ministro del Lavoro Orlando, che sino ad oggi non ha dato nessun tipo di risposta, come per altro il ministro dello Sviluppo economico Giorgetti, alle continue richieste delle delegazioni sindacali e dei lavoratori di ArcelorMittal”, rimarca Gianni Pastorino.
Le condizioni dello stabilimento di Cornigliano sono preoccupanti nonostante si sia registrato l’intervento dello Stato, i lavoratori denunciano che di sette gru ne funziona soltanto una e che lo stato di manutenzione degli impianti è veramente in difficoltà.
“Non vorremmo che tutta questa pantomima che si sta attuando sulle spalle dei lavoratori avesse come fine ultimo quello di distruggere completamente il sito di Genova – prosegue il consigliere regionale – e su questo i ministri competenti devono dare delle risposte perché non è possibile pensare che in questi mesi Genova assista ad un attacco occupazionale, ieri Leonardo oggi ArcelorMittal, da parte di aziende, partecipate o in mano pubblica”.
“Come Linea condivisa sosterremo in tutte le sedi possibili la lotta di dipendenti siderurgici genovesi per un ritorno alla piena occupazione che, date le condizioni economiche, è un vero e proprio diritto. Come si dice in questi casi, senza se e senza ma, la cassa integrazione va assolutamente sospesa”, chiosa il capogruppo Pastorino.