J'accuse

Ospedali, la denuncia di Rossetti: “Finita l’emergenza Covid, i pronto soccorso sono già intasati”

"Le temperature dell'estate non sono ancora alte ma già oggi al San Martino alle 11.30 si trovavano 48 persone prese in carico e 26 in attesa, al Galliera 56 prese in carico e 24 in attesa, al Villa Scassi 17 prese in carico, 18 in attesa e 40 in osservazione"

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Genova. “Fine giugno, venuta meno l’emergenza Covid al Pronto Soccorso ritroviamo di nuovo tutto intasato”. A dirlo Pippo Rossetti, consigliere regionale del Partito Democratico che, attraverso un comunicato stampa, critica la gestione dei reparti di primo soccorso da parte della sanità regionale.

“Ho effettuato un sopralluogo – scrive – ed è evidente la mancanza di programmazione da parte dall’assessorato alla sanità ligure che, per esempio, non ha ancora adeguato i livelli di urgenza nel triage che, in base alla linee nazionali, dovevano passare da 4 codici colori a cinque, a partire dallo scorso 1 gennaio. Questa rimodulazione in generale non risolve i problemi di sovraffollamento ma consente una migliore valutazione dei pazienti e facilita il lavoro degli operatori”.

“Le temperature dell’estate non sono ancora alte ma già oggi al San Martino alle 11.30 si trovavano 48 persone prese in carico e 26 in attesa, al Galliera 56 prese in carico e 24 in attesa, al Villa Scassi 17 prese in carico, 18 in attesa e 40 in osservazione – scrive il consigliere allegando la foto che pubblichiamo – I codici verdi rimangono ad aspettare per ore di essere visitati e le ambulanze questa mattina, per esempio, hanno aspettato ore per poter lasciare i pazienti al Pronto Soccorso”.

Generico giugno 2021

“Chiedo ancora una volta che sia rimodulato il DIEUR con le presenze dei primari dei Pronto Soccorsi oltre ai responsabili del 118 e alla componente degli anestesisti. ALISA deve emanare rapidamente delle nuove direttive perchè, dopo l’emergenza COVID, venga data una risposta adeguata ai cittadini e agli operatori per tutte le altre patologie e urgenze.

Ma non solo. Secondo quanto affermato da Rossetti: “L’Ospedale San Martino malgrado il Covid, non ha ancora l’organico completo e per mancanza di personale non vengono utilizzati dieci posti letto per l’osservazione. Presenterò una interrogazione urgente per sapere nel dettaglio i provvedimenti che Toti e la sua Giunta hanno intenzione di prendere per garantire la cura di tutte le altre patologie onde evitare che l’emergenza caldo non sia adeguatamente affrontata sul piano degli organici, incompleti, e dell’organizzazione. L’assessore alla sanità della Liguria non deve contare ancora una volta sulla motivazione e professionalità del nostro personale e sulla pazienza dei cittadini”.

In serata arriva la replica di Alisa: “Tutte le situazioni di emergenza sono state gestite e non si sono verificate criticità per i pazienti che hanno chiesto assistenza.
Il problema dell’iperafflusso è stato causato principalmente dalle persone che si sono recate nei Pronto soccorso in auto- presentazione. Il numero di ambulanze che è affluito nei Pronto soccorso è stato infatti in linea con il trend degli ultimi giorni. Per quanto concerne i nuovi codici di accesso (codici colore implementati con codici numerici) gli operatori sono stati formati ma al momento non è prevista alcuna variazione del percorso di triage al fine di non generare confusione in un momento già difficile e condizionato dalla pandemia Covid 19. Domani in Alisa è programmata una riunione del Diar emergenza- urgenza per fare il punto sui percorsi di presa in carico dei pazienti nell’ambito dell’emergenza-urgenza, anche in vista della copertura della stagione estiva”.

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