Genova. Tra gli effetti della pandemia c’era stato quello di svuotare le strade, anche da figure e situazioni poco decorose che invece avevano portato l’amministrazione, nei periodi di precedenti, a correre ai ripari. In poche parole: non era necessario prorogare quelle ordinanze che vietavano il consumo di alcol per strada in determinati orari perché, giorno o notte che fosse, gli assembramenti, gli stazionamenti, in certe fasi persino le uscite di casa, erano già vietate dai dpcm.
Lo sbarco in “zona bianca” e la progressiva riduzione di misure limitative anche a livello nazionale da un lato, e la maggiore propensione delle persone a passare del tempo all’aperto, per via dell’estate, dall’altro, hanno portato il Comune di Genova a elaborare due ordinanze che riportano in vigore quelle scadute (ex art 50 del Tuel).
“Rinnoviamo la normativa legata al divieto di consumo di alcol in strada dalle 12 alle 8 del mattino successivo in determinate aree critiche di Sampierdarena, con gli stessi perimetri del 2019 – spiega l’assessore al Commercio Paola Bordilli – e rinnoviamo anche quella che vieta il consumo di alcol per strada dalle 7 alle 21 nel centro storico per tutti i vicoli a ovest di via San Lorenzo, con un occhio particolare per Sottoripa“. L’ordinanza è stata firmata in serata.
Per quanto riguarda i vicoli della movida tout-court, quelli che lunedì scorso sono stati teatro di ressa da parte dei giovanissimi ed episodio fuori controllo anche nei confronti delle forze dell’ordine, è il sindaco Bucci a spiegare, ancora una volta, che le regole c’erano già ed erano in vigore. “Non sono mai venute meno e sono quelle relative agli orari di chiusura dei locali, di somministrazione di alcolici, del divieto di asporto per bottiglie e bicchieri di vetro”, dice.
Niente nuove ordinanze dunque per la città vecchia, ma un’intensificazione dei controlli. L’assessore alla Sicurezza Giorgio Viale ha parlato di verifiche mirate soprattutto a contrastare l’abuso di alcol fra i minori – pensare alle chupiterie – e quello in persone che si mettono alla guida. In circolazione per i vicoli una squadra di una trentina di agenti della polizia locale oltre alle altre forze dell’ordine.
Anche i locali, soprattutto alcuni bar in zona Erba, hanno intenzione di tutelarsi schierando in campo, come già fatto la scorsa estate e con propri fondi, alcuni steward che non avranno ruoli repressivi ma potranno fare moral suasion e costituire comunque un deterrente per i comportamenti più sregolati.
Questo fine settimana sarà un nuovo banco di prova. Anche per capire se è già arrivato il momento dello spostamento della movida dal centro storico ai quartieri sul mare, e quindi sia il caso di spostare lì l’attenzione e il monitoraggio.