Sostegno

Occupazione, via libera di Regione Liguria per la presa in carico degli infortunati sul lavoro

Berrino: "Un accordo importante che garantisce alle persone che hanno subito un infortunio sul lavoro le garanzie necessarie per un loro reinserimento"

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Genova. Regione Liguria, su proposta del presidente Giovanni Toti e dell’assessore al Lavoro e Politiche Attive dell’Occupazione Gianni Berrino, ha promosso un accordo operativo al fine di attivare una procedura di presa in carico delle persone che hanno subito un infortunio sul lavoro. L’intesa è stata raggiunta oggi in Giunta e prevede la copertura del territorio genovese, mentre a breve sarà siglata quella per lo spezzino.

L’ obiettivo dell’accordo “Integra”, dopo quello già siglato nel 2019 tra l’assessorato lavoro e politiche attive dell’occupazione, trasporti, rapporti con le Organizzazioni Sindacali, turismo, fiere turistiche e grandi eventi e Assessorato alla Sanità, Inail Direzione territoriale di Genova ANMIL Sezione territoriale di Genova, è finalizzato alla presa in carico tempestiva di persone infortunate sul lavoro (e per i loro familiari), con un livello di invalidità superiore al 33% per favorire, laddove possibile, il rientro nella stessa unità produttiva, oppure un’idonea ricollocazione in altra azienda.

“Un accordo importante che garantisce alle persone che hanno subito un infortunio sul lavoro le garanzie necessarie per un loro reinserimento nella medesima o in altra azienda – afferma l’assessore Berrino -. Il lavoro è un diritto e chi ha subito dei danni fisici è doveroso che venga aiutato dalle istituzioni specialmente in un delicato momento come quello che stiamo vivendo”. Il modello genovese prevede che l’operatività sia svolta da un tavolo tecnico composto da rappresentanti di ogni Ente/organismo firmatario della convenzione che si riunisce mensilmente per l’esame dei casi individuali. L’obiettivo principale è che la persona infortunata venga posta al centro da tutti i soggetti coinvolti e, durante il percorso di re-inserimento, possa attivare le proprie risorse anziché cadere in processi di esclusione sociale.

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