Genova. “Ieri sera si è esagerato. Certi comportamenti non sono tollerabili. Spero che la polizia, che sta già prendendo le immagini, sanzioni pesantemente chi ha tenuto certi comportamenti: non si può non lasciar dormire mezzo centro storico. E soprattutto la zona bianca non è un liberi tutti”.
A dirlo è Giorgio Viale, assessore alla Sicurezza e polizia locale del Comune di Genova all’indomani della prima serata di movida in zona bianca. Una vera e propria festa, quella dell’addio al coprifuoco, che ha visto riversarsi centinaia di ragazzi in piazza De Ferrari e nei vicoli dando origine in qualche caso a schiamazzi e assembramenti che hanno riacceso le proteste degli abitanti del centro storico, ma anche a episodi di violenza: un agente di polizia è stato preso a bottigliate perché i poliziotti gli avevano detto di mettersi la mascherina in via dei Giustiniani.
Tutt’altro tono, però, quello del presidente ligure Giovanni Toti, che ieri sera proprio dal palco di De Ferrari invitava a mantenere senso di responsabilità e prudenza: “Abbiamo ridato la libertà a giovani e meno giovani di questo Paese per tornare a vivere la loro vita, non per essere bacchettati sulle nocche appena si siedono su una panchina a bere una birra, quindi lasciamo che il Paese torni a vivere perché i numeri ce lo consentono”.
“Qualcuno avrà senza dubbio esagerato – riconosce il governatore – ma dopo un anno e mezzo un grido liberatorio a volte fa bene, ci sta e ci consente il giorno dopo di tornare a rispettare le regole con maggior rigore. Dobbiamo essere tutti attenti”.
“Occorre rinforzare i dispositivi di controllo sulle strade, evitare gli assembramenti e assicurare il corretto utilizzo della mascherina”, rimarca Gianluca Giurato, comandante della polizia locale di Genova. “La bella stagione è cominciata e inevitabilmente aumenterà il numero delle persone in strada e non solo. Tuttavia confidiamo nel buon senso di residenti e turisti. Faccio un appello a tutti di essere responsabili, per non costringerci a fare sanzioni”, ha aggiunto Giurato.