Genova. La Francia lo ha fatto dal 17 giugno, la Spagna lo farà dal 26 giugno, ma anche Belgio, Polonia e Grecia in queste settimane hanno tolto l’obbligo di indossare la mascherina all’aperto. E presto la stessa scelta la farò anche la Germania.
E in Italia? Una data ancora non c’è: si era parlato inizialmente del 15 luglio, anche se il dibattito all’interno dell’ampio schieramento politico che appoggia il premier Draghi è molto acceso. Il centro destra a cominciare da Matteo Salvini vorrebbe toglierlo da subito e ieri il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri ha definito opportuno togliere l’obbligo dall’inizio di luglio ricordando che “metà della popolazione è vaccinata”.
A frenare gli entusiasmi ci ha pensato ieri sera il premier Mario Draghi in conferenza stampa: “Ci sono state molte discussioni ma bisogna continuare. Domani inoltrerò, tramite il ministro Speranza, una richiesta formale al Cts” chiedendo che dica “esplicitamente se possiamo toglierci la mascherina all’aperto oppure no. Oltre alla Spagna molti Paesi hanno tolto la mascherina all’aperto”.
Sulla necessità di togliere l’obbligo il prima possibile continua a insistere anche il direttore di Malattie infettive del San Martino Matteo Bassetti: “Pensare che la gente possa portare la mascherina all’aperto con 35 gradi centigradi è sbagliato e non utile – ha scritto sulla sua pagina facebook – L’obbligo va tolto ora e non dal 15 luglio: rischiamo di far male, la gente non ne può più e poi se si dovrà tornare a usarla vedrà questo dispositivo come qualcosa di imposto in modo ideologico. Si deve passare dall’obbligo alla raccomandazione di dove usarla. È incredibile la chiusura ideologica del ministero e dei suoi consulenti su questo provvedimento”.
Draghi ha parlato anche di un altra misura che sta creando malumori nella maggioranza, ossia la proroga dello stato di emergenza che scade il 31 luglio. “Prorogare lo stato d’emergenza? Non posso stabilire un mese e mezzo prima se ci sarà l’emergenza” ha tagliato corto ieri sera il premier.