Genova. Il Coordinamento Liguria Rainbow replica alle accuse mosse da Arcigay Genova sulla presunta esclusione dal Liguria Pride.
Riceviamo e pubblichiamo:
“Gli intenti si vedono anche dal metodo: se questa associazione fosse stata interessata a una collaborazione leale non sarebbe uscita il giorno dopo con una polemica mediatica, che nei fatti ha solo l’obiettivo di screditare la bella piazza del Liguria Pride e tutte le persone e associazioni che l’hanno organizzata. Dal palco abbiamo letto l’elenco delle adesioni tra cui quella di chi ora lamenta l’esclusione: 30 tra associazioni gruppi e collettivi. Nessuno ha chiesto il microfono, compresa Arcigay, nessuno lo ha preteso a posteriori, a differenza di Arcigay”.
Il coordinamento Liguria Rainbow ringrazia chi dal palco ha parlato: Aboubakar Soumahoro, leader sindacale della Lega braccianti, esponente di Invisibili in movimento e padrino del Liguria Pride 2021; Emanuela Abbatecola in rappresentanza dell’Università di Genova, ente che ha concesso il patrocinio; tre rappresentanti del Clr che hanno letto il manifesto politico di questa edizione, Marta Danneo, Claudia Moreni e Matteo Fioravanti, Claudia Mazzini, dei Pan.soti, gruppo di giovani lgbt+.