Disagi

In coda dalle 4 del mattino per cambiare il medico di base, succede alla Asl di Bolzaneto

Chi è si è presentato alle 6 è dovuto tornare a casa: solo trenta operazioni concesse dagli impiegati nelle tre mezze giornate di apertura alla settimana

Genova. C’è chi, pensando di riuscire a fare in fretta, si è presentato alle 6 del mattino davanti al cancello dello sportello Asl 3 di via Bonghi, a Bolzaneto, in Valpolcevera. Peccato che a quell’ora, in attesa, ci fossero già 26 persone. Qualcuno, fra loro, era lì già da due ore per essere certo di rientrare tra i 30 “fortunati” in grado di accedere allo sportello dell’anagrafe.

Sì perché per effettuare operazioni base come rinnovare la tessera sanitaria scaduta o revocare e cambiare il proprio medico di medicina generale, gli uffici dell’azienda sanitaria distribuiscono soltanto 30 accessi in modo da essere sicuri di smaltire il lavoro entro l’orario di chiusura.

“Chi si è presentato alle 6 e cinque minuti ha dovuto tornare a casa – dice una pensionata, in attesa – c’erano persone da ben prima dell’alba, chi è arrivato con la seggiola, chi si è messo a distribuire numeri fai da te, gli abitanti del palazzo di fronte si sono lamentati del vociare in piena notte, e tutto per effettuare semplici operazioni”.

Due gli impiegati al lavoro nelle mattine di martedì, mercoledì e giovedì. Evidentemente a pesare di più sui tempi sono i rinnovi delle tessere sanitarie, effettuabili solo allo sportello, e necessari per esempio per poter prenotare il vaccino anti covid.

Altre operazioni – come appunto la revoca o il cambio medico di base o pediatra di libera scelta – sono invece possibili anche on line, attraverso il portale dell’anagrafe sanitaria digitale regionale o con lo SPID. Tuttavia – spiegano alcuni utenti in coda allo sportello di Bolzaneto – chi ha proceduto via mail è in attesa di una risposta dopo un mese.

Per non parlare della difficoltà, soprattutto per i cittadini, anziani ma non solo, nel riuscire a intestarsi un codice Spid e a utilizzarlo. I servizi a sportello, peraltro, soffrono ancora la coda formata durante i mesi più intensi della pandemia quando rimasero chiusi a lungo e poi quando l’accesso era solo su prenotazione, ma limitato.

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