Genova. E’ stato il belga Ben Hermans, della Israel Start-up Nation, a vincere e con notevole distacco la 82esima edizione del Giro dell’Appennino, una delle competizioni di ciclismo più storiche. Hermans ha tagliato il traguardo, dopo 192 chilometri, in cima alla centrale via XX Settembre, a piedi, sollevando al cielo la bicicletta.
Al secondo posto Valerio Conti dell’UAE Team Emirates che ha regolato in volata un gruppo composto da una quindicina di corridori, arrivati con un distacco dal vincitore di circa quaranta secondi. Al terzo posto Enrico Battaglin (Bardiani CSF Faizanè). Ha ben figurato anche il 49/enne Davide Rebellin arrivato con il gruppetto dei migliori, chiudendo al 12/0 posto
L’attacco decisivo del belga è avvenuto durante la scalata della salita che porta al santuario della Guardia, a 25 chilometri dall’arrivo, asperità inserita nella corsa per la prima volta dopo l’impossibilità di transitare sulla salita della Bocchetta, chiusa per un cantiere a causa di una frana, e che in tutte le edizioni aveva caratterizzato la corsa.
19 squadre al via, 127 partecipanti e una gara entrata nel vivo dopo appena 40 chilometri ma il clou c’è stato in vista della salita al Santuario della Guardia, dove a quota 733 metri era stato posto il gran premio della Montagna, quando dal gruppetto in fuga composto da otto corridori si sono staccati Moscon, lo spagnolo Ayuso ed Hermans con il belga che nell’ultimo chilometro ha fatto la differenza, gettandosi in discesa con 24 secondi di vantaggio sui rivali aumentando il distacco fino al traguardo dove li ha preceduti di una trentina di secondi.