Genova. Un centro di formazione per la protezione civile, un sistema di monitoraggio degli incendi boschivi, uno scenario mozzafiato per spettacoli teatrali, laboratori didattici per le scuole, visite guidate e uno spazio a disposizione degli scout. Sono alcune delle proposte che una rete di quattro associazioni ha avanzato al Comune per tutelare e riqualificare il Forte Santa Tecla, struttura che dal 1747 domina San Fruttuoso e San Martino e che oggi è quasi inutilizzata nonostante numerosi tentativi di strapparla all’abbandono.
Il progetto in realtà è stato consegnato a Tursi nello scorso ottobre, ma è negli ultimi mesi che il Comune di Genova, dal 2019 proprietario dell’immobile dopo il trasferimento dal Demanio, ha mostrato maggiore interesse. E adesso, alle soglie di un evento estivo che vedrà trasformarsi il forte in palcoscenico per uno spettacolo itinerante tratto da Carlo Goldoni, il sogno sembra più vicino a diventare realtà.
La rete di volontari che ha messo in campo la proposta per far vivere l’area 365 giorni all’anno è formata da Associvile, associazione di volontari di protezione civile che da 24 anni si occupa di custodire il forte; il Gruppo Radio Liguria, già presente con una base operativa all’interno; la compagnia teatrale I Conviviali che dal 2009 promuove eventi a San Fruttuoso; e il gruppo scout Agesci Genova 3 che l’anno scorso aveva già organizzato aperture sperimentali al pubblico col patrocinio del Municipio Bassa Valbisagno.
“Abbiamo ancora tanta strada da fare per trovare una quadra, ma il Comune ha manifestato un interesse sincero – spiega Marco Cuggè, responsabile operativo di Associvile e referente della Rete Forte Santa Tecla -. La soluzione diventa più complessa nel momento in cui si parla di atti amministrativi”. Le associazioni avevano ipotizzato di sottoscrivere una convenzione, ma gli uffici di Tursi propendono più per una concessione o per un patto di collaborazione.
Al di là delle formalità di carattere tecnico, c’è bisogno di definire esattamente le condizioni dell’accordo. La rete di associazioni si renderebbe disponibile per la gestione attiva del forte e per curare le piccole manutenzioni, ma in cambio il Comune dovrebbe accollarsi la copertura delle spese più onerose oltre ad alcuni interventi necessari per aprire stabilmente alla cittadinanza: garantire l’agibilità interna secondo le norme di sicurezza, installare servizi igienici, fornire un allaccio a rete elettrica e internet, prevedere un sistema di illuminazione esterna e ripristinare l’accesso carrabile.
“È chiaro che nessuno di noi può far convergere flussi di denaro – prosegue Cuggè -. Quello che noi proponiamo è un risparmio di gestione e una serie di attività che però non possono essere a titolo oneroso. La strada da percorrere potrebbe essere quella già seguita per Forte Puin“. Negli scorsi gli assessori Piciocchi, Garassino e Viale hanno partecipato a un sopralluogo con le associazioni. E anche se non è ancora arrivata una risposta ufficiale, la disponibilità di massima è stata incassata. Dunque non dovrebbero esserci ostacoli, se non quelli burocratici.
Ma come potrebbe rivivere il Forte Santa Tecla? Anzitutto con attività legate alla protezione civile. I locali, sostiene la rete di volontari, sarebbero ideali per creare un polo di formazione, in particolare per l’Anticendio boschivo, ma soprattutto per coinvolgere e sensibilizzare i ragazzi delle scuole e la cittadinanza in generale. Il gruppo dei radioamatori liguri, che sta già sperimentando un sistema di monitoraggio video proprio con le squadre antincendio, potrebbe organizzare in questa base i corsi di formazione tecnica per conseguire la licenza di operatore, ma anche laboratori scientifici per gli studenti. All’interno gli appassionati hanno già installato una stazione meteo professionale che invia dati online in tempo reale. Inoltre, il contesto naturale lo renderebbe una sede perfetta per gli scout del quartiere e per altri gruppi di aggregazione giovanile.
E poi c’è il teatro. La compagnia I Conviviali aveva già proposto una performance nel forte due anni fa e replicherà l’esperienza dal prossimo 2 luglio con Strazio e delizia, spettacolo itinerante con regia di Iula Rossetti che verrà replicato cinque volte al giorno, ogni mezz’ora a partire dalle 18.30, per gruppi di 30 persone al massimo nel rispetto delle normative anti-Covid.
“Il forte è già di per sé una location teatrale – commenta Paolo Derba, attore e riferimento della compagnia -. Avevamo realizzato un’iniziativa simile 13 anni fa a Rocchetta Nervina, in un contesto medievale che anche da solo costituiva un’attrazione. Per questo vorremmo far conoscere a tutta la cittadinanza quest’ambientazione fantastica”. La speranza è che possa diventare un’abitudine.