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Florovivaismo, Coldiretti: “Scegliere piante e fiori made in Liguria sostenendo così economia regionale e occupazione”

Nella nostra regione "sono oltre 4200 le imprese florovivaistiche che possono rispondere con piante e fiori di qualità eccellente a tutte le richieste del mercato sia locale sia nazionale e internazionale".

Cersaa piante in vaso

Liguria. Da un’indagine condotta da Coldiretti/Ixe’ e diffusa in occasione dell’incontro “Il vivaismo italiano post Covid-19” emerge che in seguito alla pandemia quasi 7 italiani su 10 (68%) vanno a caccia di piante nei vivai per abbellire le proprie case e i giardini, per combattere afa e caldo, per difendersi da zanzare e insetti molesti o addirittura per coltivare direttamente frutta e ortaggi da portare in tavola. Inoltre si sottolinea come con l’emergenza sanitaria siano cambiate le priorità dei cittadini facendo esplodere il bisogno di verde nelle case, nelle città e sul territorio nazionale.

Coldiretti, in una nota spiega infatti che si tratta di “una vera piante-mania evidenziata dalla stessa Bankitalia che nell’ultima relazione annuale del Governatore Ignazio Visco ha rilevato come, nell’anno della pandemia, sia raddoppiato l’interesse per le case con giardino con un profondo cambiamento nel mercato immobiliare spinto dalla voglia degli italiani di spazi verdi sia all’interno che all’esterno delle abitazioni. Allo stesso modo la voglia di verde spinge anche il turismo 2021 con la riscoperta di parchi, aree verdi e strutture come gli agriturismi dove il pericolo di assembramento è scongiurato da ampi spazi nella natura”.

“Se in passato erano soprattutto i più anziani ad avere il pollice verde, memori spesso di un tempo vissuto in campagna, – affermano il Presidente di Coldiretti Liguria Gianluca Boeri e il Delegato Confederale Bruno Rivarossa – adesso la passione per le piante, dopo le chiusure, si sta diffondendo anche tra i più giovani o tra persone che di solito non si occupavano di vasi, torbe e trapianti. In Liguria sono oltre 4200 le imprese florovivaistiche che possono rispondere con piante e fiori di qualità eccellente a tutte le richieste del mercato sia locale sia nazionale e internazionale. Purtroppo il nostro settore florovivaistico è fra quelli più duramente colpiti dagli effetti economici generati dalla pandemia, ma dimostrando una grande capacità di resilienza, è anche fra quelli che si sta riprendendo più rapidamente con una forte domanda spinta dalla notorietà e qualità delle nostre produzioni. Per tutelare il futuro di un comparto chiave del Made in Italy ed essere sicuri del prodotto acquistato il nostro consiglio è quello di scegliere sempre piante e fiori locali, direttamente dal produttore o nei mercati contadini di Campagna Amica per essere sicuri di mettere nel vaso un prodotto italiano al 100%, che sostiene i territori, rispetta l’ambiente e l’occupazione, peraltro in una fase difficile per il Paese”.

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