Genova. “La cassa integrazione ordinaria chiesta per l’ex Ilva, quando c’è tutt’altro che crisi del settore di settore, i prezzi dell’acciaio volano alle stelle, naturalmente non è accettabile. Chiediamo che si abbia il coraggio di chiedere la cassa integrazione straordinaria che significa discutere il piano industriale: ci vengano a spiegare che cosa sta succedendo perché i tavoli sono chiusi al sindacato e quindi i lavoratori subiscono le conseguenze senza neanche capire e conoscere che cosa sta accedendo”. Lo ha detto il segretario generale della Fiom, Francesca Re David, a margine dell’assemblea a Genova per l’elezione del nuovo segretario provinciale.
“Quella di Ilva è una vertenza infinita – ha detto – devo dire che i lavoratori hanno una incredibile grandissima pazienza perché sono da 10 anni in queste condizioni di incertezza e si vede come sono i lavoratori a pagare le incertezze”.
“Ilva è strategica, la siderurgia è strategica perché il Pnrr possa esistere, perché senza acciaio non c’è ripresa, o resilienza come si dice oggi, basta dire che le conserve di pomodoro sono in crisi perché non arriva la latta da Genova e non arriva perché a Taranto non si produce sufficiente acciaio” ha concluso la leader della Fiom.