Genova. Due ore di assemblea, dalle 7 alle 9, e poi il rientro in fabbrica. “Da oggi si torna a lavorare – ha spiegato il coordinatore dell’rsu Armando Palombo ai lavoratori – ma da domani, giorno per giorno, decideremo cosa fare”.
Dopo la tre giorni di sciopero e cortei della scorsa settimana e le tensioni davanti alla Prefettura gli operai di Cornigliano, che hanno visto scendere in piazza uniti Fiom, Fim e Uilm almeno a livello di fabbrica, provano a rifiatare e soprattutto a “ragionare”: “La cosa più importante di quest’esperienza – dice ancora Palombo – è che siamo compatti a livello di fabbrica. Non siamo riusciti a fermare la cassa perché non abbiamo trovato alcuna sponda ma questa battaglia ha cementato il gruppo. Queste giornate ci hanno visto lontani dalla politica ma uniti tra di noi“. I delegati della Uilm, infatti, nonostante il segretario Apa abbia preso le distanze da quanto è avvenuto sotto i portoni dei palazzi istituzionali, erano in prima fila insieme ai colleghi.
Stamani in assemblea, oltre al segretario della Fiom Stefano Bonazzi, hanno parlato i delegati di Fim e Uilm Nicola Appice e Fabio Ceraudo. L’assemblea è stata aperta dall’intervento di Simona Nieddu, a ricordare le ripercussioni sulle lavoratrici della mensa di Arcelor della cassa integrazione degli operai, e i delegati dei portuali savonesi.
Per loro è stata organizzata una vera e propria ‘cerimonia’ di benvenuto con scambio di maglie e di gadgettistica sindacale, dopo lo sciopero proclamato dai camalli per impedire che venisse scaricata a Savona una chiatta dirottata da Genova proprio per lo sciopero in corso a Cornigliano.
Al momento le lettere di cassa integrazione non sono arrivate: “Questo significa che al momento la cassa integrazione continua a funzionare con le regole precedenti della cassa Covid, che garantiscono la rotazione e le 10 giornate di lavoro per ciascun operaio. Se arrivassero le lettere con condizioni ulteriormente peggiorative vedremo come rispondere. Intanto abbiamo dichiarato lo stato di agitazione da oggi all’8 luglio”.
Più tardi, tra le 11 e le 12 è atteso l’arrivo del ministro Orlando, che sarà ricevuto dall’rsu. Orlando, prima di Cornigliano, sarà in prefettura per un incontro con le istituzioni e i sindacati ma la Fiom ha sottolineato che non ci sarà: “non ci interessano le passerelle elettorali”.
leggi anche

Ex Ilva, fallito “l’assalto al fortino”: i lavoratori non riescono a far sospendere la cassa integrazione
