Siamo al primo giro di boa dell’Europeo 2020 a tinte rosso-blucerchiate. Ebbene sì perché con i match di ieri (14 giugno), l’ultimo in serata tra Spagna e Svezia, si sono concluse le partite della prima giornata della competizione che hanno visti impegnati i convocati di Sampdoria e Genoa: ecco come è andata.
I NUMERI DI EURO 2020
Va premesso che la Serie A è il terzo campionato per numero di giocatori convocati ad Euro2020: sono 72 in totale. Di questi, 4 militano nella Samp (ottava in A per numero di convocati, a pari merito con il Torino), ovvero Jakub Jankto (Repubblica Ceca), Bartosz Bereszynski (Polonia), Albin Ekdal (Svezia) e Mikkel Damsgaard (Danimarca); 2 militano nel Genoa (decima in A per numero di convocati, al pari di Lazio, Parma ed Hellas Verona), ovvero Goran Pandev (Macedonia del Nord) e Milan Badelj (Croazia).
SAMPDORIA: C’è CHI SALE E CHI SCENDE
Nella giornata di ieri, si sono affrontate Scozia e Repubblica Ceca. Il match, che è finito 0-2, ha visto il debutto da titolare (per lui cambio al 72’ – Hlozek) di Jakub Jankto: partita di qualità per il centrocampista-esterno doriano, come confermato anche dalle pagelle di Gazzetta dello Sport (7), Calciomercato (6) e Tuttomercatoweb (6,5).
Prestazione molto buona, nonostante il recente recupero da un infortunio, anche per Albin Ekdal della Svezia, che ieri sera ha inchiodato la favorita Spagna sullo 0-0. Il centrocampista doriano ha giocato l’intero match, confermandosi uno dei punti di riferimento della sua nazionale e ottenendo una sufficienza più che abbondante: Gazzetta dello Sport (6,5), Calciomercato (6,5) e Tuttomercatoweb (6).
È andata decisamente peggio a Bartosz Bereszynski. Il terzino destro della Sampdoria ha giocato per intero la partita tra la Polonia e la Slovacchia, persa per 1-2 dalla sua nazionale, ma con una prestazione pienamente insufficiente: Gazzetta dello Sport (5), Calciomercato (5) e Tuttomercatoweb (5).
Panchina per l’intero match, infine, per il gioeiellino della Samp Mikkel Damsgaard in Danimarca-Finlandia, che si è conclusa sul risultato di 0-1: sicuramente la partita più emblematica della prima giornata, nel corso della quale quanto accaduto al capitano danese Christian Eriksen (leggi qui) ha messo in secondo piano qualsiasi commento e analisi di natura prettamente sportiva.
GENOA: “IO (GORAN) SONO LEGGENDA”
Dal blucerchiato al rossoblu, scende il numero dei convocati ma sale in cattedra un’autentica leggenda, quella del capitano macedone Goran Pandev (leggi qui). Gol all’esordio con la sua Macedonia (ha giocato per intero il match) contro l’Austria, complici gli errori di Alaba e del portiere Bachmann, e solita prestazione all’insegna della generosità e della qualità: a 37 anni e 321 giorni è diventato il secondo marcatore più anziano di un Europeo. Nonostante la sconfitta della sua nazionale per 3-1, l’attaccante genoano è stato promosso a pieno titolo dai quotidiani sportivi: Gazzetta dello Sport (7), Calciomercato (7) e Tuttomercatoweb (6,5).
Zero minuti giocati, infine, per l’altro convocato genoano: il centrocampista Milan Badelj, che ha guardato dalla panchina la sconfitta della sua Croazia contro l’Inghilterra a Wembley. In un centrocampo composto da giocatori del calibro di Kovacic (Chelsea), Borozovic (Inter) e Modric (Real Madrid) non è certo semplice emergere, ma è anche vero che, in mezzo a tanta qualità, un po’ di sostanza in mezzo al campo potrebbe servire al ct Zlatko Dalić nelle prossime partite.
NAZIONALE ITALIANA: ALLA GUIDA è IL “FESTIVAL” DEGLI EX
Se nel complesso, salvo qualche eccezione, i giocatori di Sampdoria e Genoa hanno ben figurato nella partita di esordio, difficile non notare, con una nota di rammarico, l’assenza di rappresentanti delle due genovesi nelle file della nostra Nazionale Italiana. Una carenza compensata, però, dalla fortissima presenza di ex blucerchiati nello staff tecnico, a cominciare dal ct Roberto Mancini, passando per Gianluca Vialli, Chicco Evani, Fausto Salsano, Attilio Lombardo e Giulio Nuciari (leggi qui).