L'occhio di vetro

Cinquanta sfumature di giallo poliziesco

"L'occhio di vetro" è la rubrica di letteratura di IVG e Genova24, a cura di Ilaria Giorcelli

Generico giugno 2021

Nella nostra degustazione oggi assaggiamo un giallo conosciutissimo: il giallo poliziesco. Sono molti i commissari che hanno popolato questo genere- dal Maigret di Simenon, ai meno noti Adamsberg di Fred Vargas, o il suo “cugino” canadese Armand Gamache di Luis Penny- ma ne scegliamo uno conosciutissimo, anche grazie alla serie televisiva a lui dedicata: Il commissario Montalbano.

“La Gita a Tindari”

Salvo Montalbano, commissario della polizia di Vigata, può sempre contare su un entourage tanto fondamentale quanto indimenticabile; l’attenzione nella descrizione, infatti, non è prerogativa del solo protagonista: come si può dimenticare il vice donnaiolo Mimì Augello, il fido e astuto Fazio, l’incomprensibile centralista Catarella o lo scorbutico dottor Pasquano, solo per citarne alcuni. Nei casi che si trova ad affrontare spesso le vicende si intrecciano e, invece di risolvere un solo mistero, vengono portate alla luce tante verità. Montalbano è schietto e onesto, introverso, un uomo che cerca di fare la cosa giusta e spesso, per far trionfare la giustizia, la infrange orchestrando alcuni “sfunnapedi” o piccole infrazioni. La lingua dei romanzi è infiorettata dal dialetto siciliano ma, come per il suono del mare, ci entra nelle orecchie e ci culla, rendendosi perfettamente comprensibile anche per chi siciliano non è. I suoi libri sono editi da Mondadori e Sellerio.

“All’altezza della trattoria San Calogero, mentre camminava spedito, si bloccò di colpo come fanno gli scecchi, gli asini, quando decidono per loro misteriose ragioni di fermarsi e di non cataminarsi più, nonostante le zottate e i càvuci nella panza. Taliò il ralogio. Erano appena le otto. Troppo presto per andare a mangiare. Però il travaglio che l’aspettava in via Cavour sarebbe stato lungo, certamente avrebbe pigliato l’intera nottata. Forse poteva principiare, poi interrompere verso le dieci… Ma se gli fosse venuto pititto prima? ”

Trama – Lo stesso palazzo è teatro di due misteriosi eventi: il primo è l’uccisione, sul portone di casa, di Nenè Sanfilippo che si scoprirà essere un donnaiolo e pornografo che nel suo computer, protetto da una password inespugnabile, ha una bozza di un sospetto romanzo fantascientifico; il secondo è la scomparsa di una vecchia coppia, i coniugi Griffo, che infrangono la loro consueta clausura domestica per partecipare ad una gita a Tindari, da cui non faranno ritorno. A complicare ulteriormente le indagini è la presenza, difficile da confermare e combattere, della mafia. Sarà compito di Montalbano unire i puntini, con l’aiuto di Catarella in veste di tecnico informatico, risolvere i casi e combattere un crimine, emerso tra sdegno e rabbia, ancora più grande e terribile.

Andrea Camilleri (1925-2019) è stato scrittore, sceneggiatore -sia televisivo che teatrale-, giornalista, drammaturgo, regista e docente italiano. Siciliano doc è diventato celebre proprio per il suo commissario, sebbene sia autore di romanzi e saggi, a cui ha trasmesso la sua passione per il cibo e per le sigarette. Vincitore di molte onorificenze, gli è stato anche intitolato un asteroide nel 2017, ha ispirato, oltre alla celebre serie, anche il fumetto “topolino e la promessa del gatto”.  I suoi gialli- tanto della serie di Montalbano che quelli autonomi, come “La scomparsa di Patò” – sono sempre gustosi e bene orchestrati, facendo emergere le esperienze televisive del “tenente Sheridan” e de “Le inchieste del Commissario Maigret” (con Gino Cervi nel ruolo del commissario).

Un libro per i bambini

Trovare un libro per bambini con protagonista un poliziotto, a meno che non si tratti di un libro sui diversi mestieri, è molto difficile. Solitamente i protagonisti dei libri gialli, di qualsiasi sfumatura, sono i bambini; non solo perché, essendone i fruitori, si possono immedesimare con i protagonisti ma anche perché, solitamente, gli adulti, nel mondo della narrativa per ragazzi, sono inutili quando non rappresentano il problema. Per questo, per i libri per bambini, continueremo ad occuparci di libri, più genericamente, gialli

Per i più piccini: “Chi l’ha detta?”

Un’indagine serrata da parte di una mamma arrabbiata, e preoccupata, riuscirà a scoprire il colpevole. In questo divertente albo illustrato, però, impareremo anche ad ascoltare, e riconoscere, le parole buone da quelle cattive. Edito da Zoolibri, età di lettura dai 4 anni.

La signora Riccio punge il Coccodrillo, che spalanca le fauci. L’Anatroccolo è tutto intero e con un balzo scappa via dalla boccaccia del Coccodrillo: <Grazie, grazie! IO non dico parolacce, lo giuro.>”

Trama – Piccolo Riccio ha sentito una parolaccia e la sua mamma si mette subito sulle tracce del colpevole; non servirà a nulla fare gli innocenti perché, la signora Riccio, non si fermerà finché non scoprirà chi ha detto la parola irripetibile ma… sarà stata davvero una parolaccia?

Mauro Scarpa pugliese, classe del ’74, è pedagogista, scrittore, sceneggiatore, insegnante in laboratori teatrali

Andrea Ringli illustratrice e art-director, svizzera ha debuttato nel 2014 illustrando “wish I’d been born a Unicorn” scritto da Rachel Lyon.

Per i più grandi: “Ari e il maestro di veleni”

In questo libro, decisamente particolare, troviamo un poliziotto, o meglio “uno sceriffo”: il sindaco è incaricato di amministrare la legge nel piccolo villaggio del Sud Tirolo in cui vive. Ari è la protagonista indiscussa della storia e aiuta il suo papà, anche grazie ad un particolare talento, nella risoluzione dei casi. La lettura è scorrevole e resa accattivante per la presenza di immagini, degne di una novella grafica, e cambi di colore delle pagine stesse. Edito da Pelledoca, età di lettura dai 10 anni

“Il paese se ne stava accovacciato come un grande orso nel fondo della valle ed era attraversato da una larga strada sulla quale affacciavano i pochi esercizi commerciali: la piccola locanda Trommer, l’osteria della signora Anke, il Kleine Stube di Sebastian, dove i ragazzi si trovavano per la cioccolata calda e gli adulti per la grappa, e la cooperativa dove si vendevano, oltre ai generi alimentari, anche un sacco di altri oggetti di prima necessità. […] In quella strada c’era tutto il piccolo mondo che Ari conosceva”

Trama – Ari ha un dono particolare: riconoscere gli odori degli altri; tutti ne hanno uno: di malvagio o di buono, di malato o di vittoria, e solo lei riesce a sentirli, aiutando il padre a risolvere i casi nel paese di Riztal. Ma un giorno arriva un misterioso forestiero, che ha una tale varietà di odori da confondere Ari, non sono profumi “buoni” e viene ribattezzato “il maestro dei veleni”. Il villaggio è già in subbuglio per il nuovo arrivato, ma quando si scopre si sia trasferito nella casa infestata, i sospetti diventano sempre più pesanti. Tanti forestieri arrivano, in pieno inverno, a trovare il misterioso “maestro”, e quando poi una valanga isola il paese e una coppia scompare dalla locanda, Ari e suo papà dovranno intervenire e risolvere il mistero.

Paolo Roversi, classe del ’75, è scrittore, giornalista e sceneggiatore. Autore di romanzi gialli e noir, saggista e vincitore del premio Camaiore (2007) e del Garfagnana in giallo (2015) e candidato al premio Bancarella nello stesso anno con lo stesso titolo “Solo il tempo di morire” edito da Marsilio.

Andrea Franchini, brindisino classe del ’91, laureato all’Accademia delle Belle Arti di Bologna, in cui prosegue gli studi.

PICCOLE SCHEGGE

Come per il giallo classico l’attenzione è tutta incentrata sulla risoluzione di un crimine ma, in questa specifica sfumatura, le indagini sono affidate alla polizia e al metodo scientifico. A differenza degli investigatori privati- che mettono con le spalle al muro i colpevoli, che confesseranno, schiacciati dalla sole prove del ragionamento logico- le forze dell’ordine devono rispettare determinati iter e raccogliere prove, avendo a che fare anche con avvocati, giudici e procedure, a volte limitanti, nel rispetto della legge. Solitamente le indagini sono affidate ad un commissario o, nel caso del “giallo legale” -o “legal thriller”, per dirla all’americana- ad un avvocato che dovrà confutare o avvalorare le prove in un aula di tribunale.

“L’occhio di vetro” è la rubrica di letteratura di IVG e Genova24, a cura di Ilaria Giorcelli. Ogni settimana un piccolo “sguardo” sul mondo dei libri, con alcuni volumi consigliati per piccoli e grandi. Clicca qui per leggere tutti gli articoli

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