L’estate è finalmente arrivata e, che sia su una sdraio o all’ombra di qualche albero montano, la lettura di gialli diventa quasi un rito. Forse per provare qualche brivido che mitighi il caldo estivo, o per non lasciare che le nostre “celluline grigie” – come direbbe Poirot- avvizziscano, il giallo è la lettura più comune. Ma quanti, e quali, gialli ci sono? La risposta è: tanti! Non solo per il numero di titoli, ma anche per le sfumature e noi, nelle prossime settimane, ne vedremo le più famose. Per restare in tema estivo: un giallo per tutti i gusti e quello di oggi è il giallo classico.
“La guardia al toro”
Nero Wolfe è un investigatore sui generis, pingue- per non dire obeso- che vede la risoluzione dei casi come un fastidioso obbligo tra i suoi grandi amori: la buona cucina e la cura delle sue orchidee. Non uscendo praticamente mai di casa si avvale del fedele braccio destro, Archie Goodwin, e di altri collaboratori alla ricerca delle prove per i casi che Wolfe risolve con il suo, impressionante, cervello. Il libro è stato recentissimamente ripubblicato con il titolo “Red bull” dalla casa editrice Beat.
“Non avevo certo immaginato che la scossa prodotta dall’urto della macchina contro l’albero avesse sbalzato a terra Nero Wolfe, perché sapevo benissimo che si teneva sempre abbarbicato (è la parola) ai braccioli e con i piedi puntati contro la parte posteriore del mio sedile; ma mi aspettavo di vederlo furibondo come non mai.”
Trama – Dopo un’incidente d’auto in piena campagna, occorso mentre Wolfe e Goodwin si recano ad un’esposizione floreale, vengono ospitati dalla famiglia Pratt. Il capo famiglia, proprietario di una catena di ristoranti, ha appena acquistato un toro, Cesare, pagato una cifra stratosferica. Il campione bovino sarà, con chiaro scopo pubblicitario, sacrificato per un barbecue provocando, negli allevatori della zona, fermento e il fermo intento di salvare Cesare. Quando però il figlio di un rivale di Pratt viene trovato morto vicino al toro, dopo aver scommesso che il proprietario non avrebbe imbandito il banchetto, Wolfe viene ingaggiato per scoprire la verità. In questo contesto così diverso dalla sua routine il detective montenegrino si scontrerà con la diffidenza, rudezza e reticenza della gente di campagna, tra colpi di scena e tristi eventi.
Rex Stout (1886-1975) è stato uno scrittore americano padre dell’investigatore Nero Wolfe. Il corpus dei romanzi copre un periodo che va dagli anni ‘30 ai ‘70 del ‘900, quasi tutti ambientati a New York e, più precisamente, nella villa di arenaria sulla 35esima strada. Le avventure, narrate da Archie Goodwin, sono state convertite in serie televisive nel 1969 (con Tino Buazzelli e Paolo Ferrari) e nel 2012 (con Francesco Pannofino) in cui però Wolfe viene trasferito nelle Roma degli anni ’50.
Un libro per i bambini
Nello sconfinato mondo dei libri per bambini anche il giallo trova un posto di rilievo, complice anche la “struttura semplice” che li rende di facile comprensione anche per i lettori alle prime armi. Certamente, per i più piccoli, non si potrà seguire lo schema ufficiale del giallo ma, comunque, troveremo libri in cui un mistero, per quanto poco macabro e molto divertente, dovrà essere svelato.
Per i più piccini: “Chi ha fatto una puzza?”
Le puzze sono un argomento che fa ridere grandi e piccini e, con questo coloratissimo albo, ci si sbellica dalle risate per l’aggiunto del sonoro, a corredo delle bellissime illustrazioni. Tra rumori inequivocabili e facce sospette le risate sono garantite sia in una lettura ad alta voce che in solitaria dove, anche i più piccoli, possono sfogliare il libro e ascoltarlo per riconoscere la puzzetta colpevole. Età di lettura dai 3 ai 100 anni
“Tutti gli occhi si girarono verso l’Elefante, finché non riuscì a dimostrare che le sue puzzette erano più eleganti”
Trama – Nel tranquillo silenzio della foresta esplode una tremenda, roboante, puzzetta che sveglia tutti gli animali. Chi sarà il responsabile di questo fastidioso, e maleodorante, rumore?
Heath McKenzie è un geniale illustratore australiano co-autore di ben quindici libri per bambini- tra cui la serie “Non aprire questo libro” – e il suo “Chi ha fatto una puzza?” è edito in Italia da Ape edizione.
Per i più grandi: “Il mastino dei Baskerville”
Sebbene si tratti di un libro “vecchio” – la sua prima edizione compare nei primi del ‘900- riesce a risucchiarci nella sua trama, brumosa e impreziosita di leggende, al fianco del geniale Sherlock Holmes e del fidato dottor Watson. Un giallo senza età in cui la lucida logica porterà alla luce una verità ben più crudele, e spaventosa, di qualsiasi demoniaco mastino infernale. Età di lettura dai 10 ai 100 anni. Per i più piccoli, dai 7 anni, si può scegliere la riduzione, edita da Einaudi, nella collana dei classicini
“Ciò che è noto racchiude in sé meno terrore di ciò che è soltanto sussurrato e fantasticato”
Trama – Holmes e Watson vengono chiamati ad investigare, dal dottor Mortimer, su un’antica leggenda che avrebbe ucciso il vecchio Sir Baskerville e minaccerebbe il giovane baronetto, giunto dalle Americhe, per entrare in possesso dell’eredità di famiglia. Tra galeotti evasi, “vicini” non proprio cordiali, domestici sospetti, una brughiera solitaria e la maledizione del mastino, che perseguiterebbe la famiglia, i due protagonisti dovranno vegliare sul giovane Baskerville. Sarà veramente un fantasma a disseminare il terrore nella contea del Devon, o la diabolica cattiveria sarà da ricercare nella più malvagia umanità?
Sir Arthur Conan Doyle (1859-1930) è stato scrittore, giornalista, drammaturgo e medico scozzese; insieme a Poe viene considerato fondatore del genere giallo e fantastico. Anche se le sue opere sono varie, con un acuto interesse per il paranormale, quelle più godibili sono i romanzi e le raccolte di racconti con protagonista Sherlock Holmes, narrate dal dottor Wattson.
PICCOLE SCHEGGE
Che cos’è il giallo classico? Detto anche deduttivo o ad enigma presenta una struttura “tradizionale”: un investigatore- patentato o dilettante- scopre l’autore di un crimine tramite indizi, più o meno fuorvianti, tra una ristretta cerchia di sospetti. Questo tipo di libro prevede una sorta di sfida tra il lettore e il protagonista per risolvere il caso, basato sull’analisi degli stessi indizi e degli stessi personaggi sospettati. Ovviamente, per giocare alla pari, l’autore del romanzo non deve tacerci nulla, dando tanto ai lettori quanto al suo protagonista gli stessi elementi da cui muovere il processo deduttivo. Un sotto-genere è il “Enigma della camera chiusa” ovvero quando il delitto si consuma in un contesto “impossibile” come in un ambiente chiuso dall’interno e senza vie disponibili verso l’esterno. Campione indiscusso di questo genere, tanto del giallo classico quanto del suo sottogenere è E.A. Poe con “I delitti delle Rue Morgue”
Per i ragazzi
Anche se non espressamente libri per ragazzi la maggior parte delle opere di Doyle e di Agatha Christie si possono tranquillamente proporre a lettori, interessati al genere, non ancora adulti. Anche se i crimini commessi sono quasi sempre omicidi la scrittura non indugia mai su particolari cruenti e sanguinari, e si tiene a distanza da tutti gli aspetti più pruriginosi della natura umana. Oltre a questo i vari protagonisti (da Holmes a Miss Marple, per non parlare di Poirot) sono personaggi a loro modo “buffi” con le loro piccole manie e il loro aspetto, tanto credibili da renderli compagni quasi in carne e ossa delle nostre letture.
“L’occhio di vetro” è la rubrica di letteratura di IVG e Genova24, a cura di Ilaria Giorcelli. Ogni settimana un piccolo “sguardo” sul mondo dei libri, con alcuni volumi consigliati per piccoli e grandi. Clicca qui per leggere tutti gli articoli