Finalmente

Caos viabilità e tir “impazziti” in Valle Stura, la polizia presidierà la rotonda di Masone

La decisione emersa dal vertice in prefettura con sindaci e forze dell'ordine

Generico giugno 2021

Genova. Un invito istituzionale solenne ad Aspi e Anas affinché definiscano una volta per tutte le priorità e concludano al più presto i lavori su strade e autostrade delle valli Stura, Orba, Leira, e schieramento della polizia per presidiare la rotonda di Masone e impedire l’accesso nei comuni dei mezzi pesanti. È quanto stabilito oggi dal vice prefetto vicario di Genova Valerio Massimo Romeo nel corso dell’incontro con i sindaci di Campo Ligure, Masone, Mele, Rossiglione e Tiglieto, questura, carabinieri, guardia di finanza, polizia stradale, polizia locale di Genova, vigili del fuoco, Aspi, Anas e Autostrade.

I sindaci, supportati da Anci Liguria, hanno evidenziato l’insostenibilità della situazione legata alla viabilità nei propri Comuni, con strade invase dai tir che mettono a rischio l’incolumità dei cittadini (solo pochi giorni fa l’ultimo episodio), e chiesto in maniera indifferibile una soluzione gestionale rapida, che non prenda in considerazione l’utilizzo del personale della polizia locale, poiché già di per sé carente: sono presenti, infatti, soltanto 6 agenti a coprire un territorio di cinque Comuni. Il vice prefetto vicario Romeo ha accolto tutte le esigenze dei sindaci e ha impegnato Aspi e Anas e le forze di polizia dello Stato a garantire l’immediata tutela dei cittadini e dei Comuni.

“Continuiamo a ripetere le stesse cose alle riunioni, un mese fa abbiamo detto che i Comuni non sono in grado di garantire un presidio – afferma il coordinatore della commissione viabilità e trasporto di Anci Liguria Simone Franceschi, Sindaco di Vobbia – I Comuni possono assumersi responsabilità ma non ci chiedete quella di gestire il traffico autostradale che ci viene sbattuto in casa perché non abbiamo personale. O Autostrade e ministero ci mettono risorse o arriveremo a fare gesti eclatanti, come ricorrere allo strumento delle ordinanze. I Sindaci sono disponibili a fare lavoro preventivo, a offrire collaborazione, ma non a dover gestire problemi  la cui responsabilità spetta ad altri”.

“Il vice prefetto Romeo ha dato indicazioni molto chiare ed estremamente esplicite ai gestori delle reti stradali, manlevando i Comuni e la polizia locale da responsabilità che non spettano a loro – sostiene il sindaco di Mele Mirco Ferrando – Speriamo  che dopo ormai più di un anno che sollecitiamo questo tipo di interventi, questi vengano finalmente attuati per garantire la sicurezza dei cittadini”.

“Siamo arrivati finalmente a un impegno ufficializzato da parte della Prefettura e delle forze di polizia dello Stato per darci una mano – afferma la sindaca di Rossiglione Katia Piccardo – Ormai non si tratta più soltanto di emergenza viabilità ma di un problema di sicurezza e incolumità pubblica dei nostri cittadini, che non è più tollerabile  Auspichiamo che questa sia la volta buona in cui tutte le forze chiamate in campo dalla Prefettura riescano a coordinarsi per garantire il presidio a Masone, fondamentale per la vivibilità delle nostre valli. Un grazie al direttore di Anci Liguria Vinai e al vice prefetto vicario Romeo per aver fatto capire come nessuna forza dello Stato possa sottarsi al monitoraggio e al controllo dei territori”.

“Siamo soddisfatti del risultato perché è stata compresa l’impossibilità da parte delle amministrazioni locali di farsi carico di questo ulteriore compito – commenta il sindaco di Campo Ligure Giovanni Oliveri – Con 6 vigili a coprire cinque comuni era impensabile che la polizia locale, che già ha difficoltà a svolgere l’ordinario, potesse essere impiegata anche per presidiare la rotonda di Masone. Auspichiamo comunque che i lavori si concludano in tempi ragionevoli per ridare vivibilità alle nostre comunità locali”.

“Nella riunione ho detto che non voglio più passare serate come quella del 14 giugno, quando oltre 20 mezzi pesanti si sono riversati per le strade di Masone con i cittadini arrabbiati e allo stremo – afferma il vicesindaco Omar Missarelli – Ora che non c’è più il lockdown, per strada ci sono persone che passeggiano e bimbi in bicicletta, dunque è estremamente pericoloso e io non voglio avere la responsabilità se si dovesse verificare malauguratamente qualche incidente”.

“Oltre al disagio c’è un grosso pericolo per le nostre comunità locali perché i camion e tir che si riversano sulla statale del Turchino procedono anche a una grande velocità, considerate le caratteristiche dei mezzi – sostiene Giorgio Leoncini di Tiglieto – È fondamentale che ci sia un coordinamento tale da vietare il traffico di questi mezzi pesanti, e ci auguriamo che sia l’autostrada che la statale 456 del Turchino siano presto libere dai vari impedimenti, e soprattutto che si blocchi la situazione al Gnocchetto, dove la strada è chiusa ormai da quasi 2 anni per via della frana”.

“Grazie alla disponibilità del Prefetto confidiamo che si siano finalmente poste le condizioni per il superamento di questa situazione giunta ormai oltre l’intollerabile – afferma il direttore generale di Anci Liguria Pierluigi Vinai – Porteremo le istanze di tutti i Sindaci liguri sul tavolo del ministro Giovannini lunedì prossimo. Intanto, attendiamo che Anci venga convocata al tavolo interistituzionale sulle Infrastrutture a cui la Regione ci ha detto di aver proposto e ottenuto la nostra presenza”.

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