Genova. “Il M5s, purtroppo, ancora una volta, non è riuscito a cogliere quella prova di maturità di un movimento politico di contestazione che diventa movimento di governo. Mi auguro per loro che possano trovare un’uscita da questo travaglio e diventare un elemento di equilibrio e stabilità per il sistema democratico. Anche se non sarò mai del M5s, credo che la stabilità dei partiti sia comunque un valore per il sistema”.
Così il governatore ligure Giovanni Toti, co-fondatore di Coraggio Italia, commenta lo strappo interno ai pentastellati dopo le parole di Beppe Grillo che con un post ha di fatto “licenziato” Giuseppe Conte, chiamato a riformare il movimento.
“Credo che questo governo stia facendo un ottimo lavoro e che nessuno voglia prendersi la responsabilità di interrompere un percorso che, per come la vedo io, è appena cominciato – ha aggiunto Toti -. Noi avremo davanti anni assai complessi di questo Paese: gli investimenti del Pnrr, l’uscita definitiva dal covid, la trasformazione di posti di lavoro in altri posti di lavoro, riconquistare un ruolo centrale in Europa, tutte cose che questo governo sta facendo. C’è Paese che cresce e un paese che fa fatica”.
Stasera riunione dei parlamentari M5s: all’ordine del giorno il “confronto” sul movimento, dopo il post di Grillo. Vortici di telefonate, capannelli di parlamentari, indiscrezioni che si succedono sui display dei telefonini, come quella – mai confermta da fonti ufficiali – di una telefonata di fuoco tra Crimi e Grillo questa mattina prima della pubblicazione del post da parte del reggente. Il M5S si prepara così all’assemblea dei deputati di questa sera, che sarà gestita dal capogruppo alla Camera Davide Crippa.