Genova. “La città deve essere rimborsata per quello che ha sofferto a partire dal crollo di ponte Morandi, che si tratti di denaro o di opere lo si potrà discutere, ma dovrà essere un risarcimento molto elevato, e dovrà esserci, altrimenti il Comune di costituirà parte civile al processo”.
Lo ha detto oggi il sindaco di Genova Marco Bucci, sia in vista della manifestazione contro la cessione di Autostrade a Cdp prevista per domani, 18 giugno, a Genova, sia dopo la lettera dei parlamentari della Liguria al governo in cui si chiedono che siano garantiti i 1,2 miliardi di investimenti a rischio con la cessione.
“Il Comune è sempre stato molto vicino alle famiglie delle vittime e lo ha sempre dimostrato, ma per quanto riguarda le loro rivendicazioni sulla proprietà di Autostrade ovviamente non è il nostro compito fare commenti – ha dichiarato Bucci – invece per quanto riguarda la richiesta di danni che ha dovuto sopportare la città di Genova sapete che da quasi un anno va avanti un trattativa con Aspi, abbiamo inviato un paio di lettere ad Autostrade e al Ministero chiedendo un risarcimento danni, una cifra molto elevata su cui stiamo negoziando, il risarcimento dovrà esserci perché altrimenti noi ci costituiremo parte civile al processo”.
In passato il Comune aveva già dichiarato, attraverso l’allora vicesindaco Pietro Piciocchi, che si sarebbe costituito parte civile. Adesso la mossa diventa un’ipotesi, un grimaldello per ottenere da Aspi infrastrutture o finanziamenti diretti di progetti a parziale risarcimento di quanto sofferto dalla città.