Genova. “Il blocco degli sfratti è una sopraffazione bella e buona dello Stato nei confronti dei cittadini che da un anno e mezzo non vedono l’esecuzione dei provvedimenti giudiziari in cui si stabilisce che gli immobili devono tornare ai loro proprietari”. Il presidente nazionale di Confedilizia Giorgio Spaziani Testa, a Genova per il direttivo e l’assemblea di Ape Confedilizia Genova, è lapidario.
Il blocco voluto per dare respiro a famiglie e imprese in crisi nella pandemia Covid-19, per l’associazione penalizza i proprietari di case, anche quelli piccoli e “ha conseguenze negative anche sugli stessi inquilini perché la prima reazione dei proprietari è di non affittare più, almeno per lunghi periodi, i loro immobili e nel caso in cui lo facciano chiedere tali e tante garanzie che a rimetterci saranno gli inquilini più deboli” sottolinea Spaziani Testa. Una parte di sfratti verrà sbloccata il 30 giugno, altri saranno prorogati al 30 settembre o al 31 dicembre, a seconda delle morosità precedenti o successive al Covid. “Ma questa cosa non è stata fatta nel modo giusto, ci sono anche morosità precedenti la pandemia che sono state rinviate al 30 settembre: stiamo chiedendo al governo di correggere questa impostazione, fermo restando che noi siamo per l’abolizione totale e definitiva del blocco degli sfratti” aggiunge il presidente di Confedilizia.
E c’è anche un altro dato negativo aggiunge il vicepresidente nazionale e presidente Ape Confedilizia Genova, Vincenzo Nasini: “L’Imu la pagano anche i proprietari che hanno subito le conseguenze negative del Covid, sui canoni di locazione non percepiti. Si trovano a pagare le spese e non conseguono alcun reddito dell’immobile: una situazione gravissima che riteniamo non si sia mai verificata prima”.