Genova. “Il bilancio rischi-benefici resta positivo e il vaccino resta autorizzato per tutta la popolazione“. Questa la posizione dell’Ema, che in una nota stampa precisa la propria posizione sul vaccino AstraZeneca, al centro di un turbinio di posizioni prese in questi giorni da governi e governatori a seguito dei noti fatti di cronaca.
La European Medicines Agency parla “disinformazione” scaturita da una dichiarazione di un loro esperto mal interpretata e pubblicata su un quotidiano.”Durante il fine settimana – si legge nella nota diffusa dall’Ema – sono stati pubblicati molti articoli contenenti elementi di disinformazione in merito alla valutazione scientifica, da parte dell’Ema, del vaccino AstraZeneca“. Ma “la posizione dell’Ema è chiara: il rapporto rischi-benefici è positivo e il vaccino resta autorizzato per tutta la popolazione”. La fonte della disinformazione, si legge ancora nella nota, è stato “un articolo pubblicato su un giornale italiano che ha citato erroneamente uno dei nostri esperti e per il quale abbiamo chiesto una rettifica formale”.
Per l’Agenzia europea dei medicinali sono validi tutti i quattro i vaccini anti Covid-19 approvati in Europa: non c’e’ quindi alcun dietro-front su AstraZeneca da parte dell’ente regolatorio europeo, ha detto all’Ansa il coordinatore della task force vaccini dell’Ema, Marco Cavaleri. I dati sul rapporto rischi-benefici sono positivi anche per l’altro vaccino a vettore virale, quello della Janssen (Johnson&Johnson) e per i due vaccini basati sulla tecnologia dell’Rna messaggero (mRna), ossia quelli di Moderna e Pfizer/BioNTech. E’ in corso, poi, lo studio clinico del vaccino dell’azienda Curevac, con sede in Germania, che potrebbe arrivare all’esame dell’Ema verso fine estate: per l’Europa potrebbe diventare il quinto vaccino anti Covid e il terzo a mRna.
“Tutti i vaccini approvati dall’Ema, incluso quello di AstraZeneca, mantengono un rapporto rischi-benefici positivo soprattutto nei soggetti anziani e vulnerabili, per cui dovrebbero continuare a essere utilizzati“, ha rilevato Cavaleri. La posizione dell’Ema sul vaccino di AstraZeneca “non e’ cambiata”, ma naturalmente i casi di trombosi finora avvenuti soprattutto in giovani donne sono all’attenzione dell’ente regolatorio. “Sono emersi casi di trombosi con piastrinopenia, che sono stati esaminati dal nostro comitato di farmacovigilanza” e “in aggiunta l’Ema ha condotto nuove analisi per contestualizzare il rischio di trombosi in diversi gruppi di eta’ , per sesso e in diversi contesti epidemiologici”, che hanno permesso di definire come utilizzare il vaccino nel contesto delle campagne vaccinali”. I risultati sono attesi in luglio.
Per i giovani finora vaccinati con AstraZeneca e in attesa della seconda dose “finora non ci sono evidenze che i casi di trombosi siano associati alla seconda dose: nelle prossime settimane analizzeremo i dati disponibili e faremo il punto sulla base dell’evidenza. Ad oggi – ha osservato Cavaleri – i dati preliminari lasciano ben sperare”.