Sono mesi, si potrebbe dire anni, di grande fermento nel mondo del vino ligure, rimasto fermo per troppi anni. Uno scatto che ha portato una vera rivoluzione enologica, passata dai tristi (ed aspri) “nostralini”, agli eleganti e ricercati vini di oggi, Pigato, Vermentino, Rossese, Ormeasco sempre più premiati ed affermati sui mercati internazionali. Una rivoluzione che ha portato anche a creare bollicine di qualità, sia Metodo Classico (lo stesso dello Champagne, per intenderci), sia Metodo Martinotti (quello dell’Asti Spumante), che hanno nel bicchiere profumi e sapori di Liguria.
L’ultima nata è una bollicina rivoluzionaria, progettata a Cascina Praie, sulla collina di Andora, dagli enologi Alex Berriolo e Roberto Olivieri per PeqAgri, ormai un colosso dell’enologia ponentina. Si chiama Andalora, ed è uno spumante con grande sapidità, da uve Rossese vinificate in bianco, provenienti da una antica vigna di Cervo e una parte di Vermentino proveniente dalla vigna di Cascina Praie. E’ uno spumante brut Metodo Martinotti che nel bicchiere sprigiona immediatamente i profumi del Golfo di Andora mentre, al palato, restituisce il salino del Mar Ligure e gli aromi della macchia mediterranea.
Il nome è un omaggio alla leggenda sulla nascita di Andora e Stellanello, una leggenda che vede il perfido principe Al Kadir, temuto pirata saraceno, che nel corso delle sue razzie in Val Merula, si invaghisce di una giovane e bellissima fanciulla, Andalora. La rapisce e la lega all’albero maestro della sua nave. Stefanello, il giovane amato da Andalora, una notte, nel disperato tentativo di liberare la fanciulla raggiunge la nave, ormeggiata a Capo Mele, ma viene scoperto e ferito da un soldato di guardia. Sconvolta, la bella Andalora, per sfuggire ai Saraceni, si getta insieme all’amato in mare, dove ambedue incontrano la morte abbracciati tra le onde. Profondamente commosso dalla loro passione e dal tragico epilogo, Al Kadir decide di conferire l’immortalità ai due giovani amanti, assegnando i loro nomi ai due borghi da lui conquistati, che divennero quindi Andora e Stellanello.
“Liguria del gusto e quant’altro” è il titolo di questa rubrica curata da noi, Elisa e Stefano, per raccontare i gusti, i sapori, le ricette e i protagonisti della storia enogastronomica della Liguria. Una rubrica come ce ne sono tante, si potrà obiettare. Vero, ma diversa perché cercheremo di proporre non solo personaggi, locali e ricette di moda ma anche le particolarità, le curiosità, quello che, insomma, nutre non solo il corpo ma anche la mente con frammenti di passato, di cultura materiale, di sapori che si tramandano da generazioni. Pillole di gusto per palati ligustici, ogni lunedì e venerdì: clicca qui per leggere tutti gli articoli.