Genova. Con questa prima uscita, dedicata al Salice piangente, diamo il via a una rassegna tematica volta a illustrare ciascuno dei 43 alberi scelti a ricordare le vittime del Ponte Morandi nella “raduna della memoria” in via Walter Fillak, tra Certosa e Sampierdarena, sotto il nuovo viadotto.
Le essenze, cresciute in vaso, saranno successivamente messe a dimora definitiva nel grande parco sotto il nuovo ponte Genova San Giorgio.
Per ogni albero A.S.Ter. ha predisposto una scheda descrittiva che vi racconterà nel dettaglio la sua storia, le sue caratteristiche salienti e altre curiosità, così da poter riconoscere
con facilità – e in qualsiasi altro contesto – ciascuno di questo 43 silenziosi protagonisti del panorama green di città.
Scheda: Salice piangente
Sàrxo cianzénte
Salixbabylonica ‘pendula’
famiglia: Salicaceae
origine: Asia temperata centro orientale
albero di terza grandezza: 9/15 metri (esemplari monumentali possono superare i 20 metri)
albero ornamentale: parchi, giardini, aree umide
Il salice piangente è un’antichissima cultivar a forma pendula di Salix Babilonica, specie originaria delle zone aride della Cina Settentrionale; selezionata in epoca remota, è arrivata in occidente seguendo la via della seta. Alcuni di questi alberi sono, in realtà, ibridi con altri salici come ad esempio il Salix Sepulcralis, incrocio tra Salix Babilonica e Salix Alba.
Linneo aveva assegnato a questa pianta il nome specifico “babilonica”, credendola originaria della Mesopotamia. Questo salice sarebbe stato confuso, per un errore di trascrizione, con il pioppo dell’Eufrate (Populus Euphratica), il vero albero, con rami pendenti e foglie saliciformi, descritto dalla Bibbia (Salmo 137).

Pianta dioica: fiori maschili e femminili compaiono su alberi distinti.
Foglie: caduche, semplici, lanceolate, margine seghettato, (0,5-2 x 4-16 cm), glabre, verde chiaro con pagina inferiore argentea, virano al giallo dorato in autunno.
Fiore: piccolo e riunito in infiorescenze allungate (amenti); maschili gialle lunghe 4-5 cm; femminili verdastre lunghe 2 cm.
Frutto: capsula, con molti piccoli semi provvisti di un ciuffo di peli bianchi e setosi che ne agevolano la disseminazione a opera del vento.