Genova. Parte oggi, mercoledì 30 giugno, il congresso provinciale del Partito Democratico. Quasi venti giorni di fuoco, politicamente parlando, fino al 18 luglio quando l’assemblea ufficializzerà il nome del nuovo segretario genovese, uno fra Federico Romeo e Simone D’Angelo.
Il congresso inizia nei circoli sul territorio, dove saranno presentate le mozioni dei due candidati, entrambi giovani (sotto i 35 anni), entrambi con visioni per un futuro del partito diverso da un presente che da tempo non dà grandi frutti ma entrambi anche spinti da alcune figure storiche del centrosinistra locale. Come dire, non ci sono rottamatori all’orizzonte ma due diversi tentativi di rinnovare il Pd genovese a partire dalle sue caratteristiche.
Inoltre, il congresso provinciale – che precede quello regionale, rinviato probabilmente al dopo elezioni a Savona, in autunno – è un passaggio importantissimo per definire le strategie in vista delle elezioni comunali a Genova. Il mandato di Marco Bucci scade a giugno 2022 e se è vero che circola sempre più insistentemente la voce, in ambienti sia di centrosinistra sia di centrodstra, di una ricandidatura in forse, il Pd dovrà comportarsi “come se”. Anche perché le intenzioni del sindaco sono, al momento, quelle di fare il bis visti i tanti progetti in ballo per la città.
Sta di fatto che Federico Romeo oppure Simone D’Angelo dovranno gestire la partita tutt’altro che semplice – visti gli ultimi precedenti – di mettere a punto alleanze, programmi e, benché si dica che l’importante non sono i nomi, anche i nomi dei candidati. In passato lo stesso Romeo era stato in odore di candidatura per Tursi e per la Regione.
Questa sera i circoli che voteranno per primi i loro segretari di sezione e poi i delegati alla votazione finale del 18 luglio (appuntamento alla sala Cap di via Albertazzi) sono quelli di San Teodoro e della Foce, entrambi circoli storici in città. In provincia si parte da Cogoleto e Sori. Entro il weekend si svolgeranno anche i congressi nella sezione di Fabbriche, in quella di Albaro e a Sampierdarena. I circoli sono una cinquantina, tenendo conto anche a quelli nelle grandi aziende e nelle partecipate.
Il numero di delegati scelti per l’assemblea provinciale è legato al numero di iscritti a un circolo. Per questo nelle settimane passate era scoppiata la polemica per un incremento straordinario di tesseramenti in circoli come quello di Sant’Olcese, “regno” di quell’Armando Sanna, esponente +Dem e fautore della corrente degli Amministratori, che sostiene apertamente Federico Romeo.
Gli endorsement. Da un punto di vista meramente matematico, dati gli endorsement più o meno ufficiali, il presidente del municipio Valpolcevera – che nei giorni scorsi ha annunciato che se sarà eletto la sua segreteria sarà a maggioranza femminile – ha la strada spianata. Oltre alla corrente degli amministratori, +Dem, l’AreaDem di Roberta Pinotti conta anche il sostegno degli ex popolari e Base Riformista. D’Angelo ha dalla sua l’attuale maggioranza orlandiana del partito e i Giovani Democratici oltre a figure trasversali che hanno sottoscritto il suo programma “progressista”.