Genova. “Autostrade per l’Italia su tutta la propria rete e per quanto riguarda lo specifico caso del viadotto Valle Ragone sull’autostrada A12 ha sempre agito nella massima correttezza tecnica. Con spirito di trasparenza, Aspi evidenzia che lo scorso ottobre i progettisti esterni incaricati della verifica dell’opera non hanno evidenziato la necessità di provvedimenti limitativi con effetto immediato, in quanto il viadotto garantisce una resistenza alla frenatura dei mezzi pesanti ben tre volte superiore ai requisiti della norma con cui è stato progettato negli anni ’60 (mentre la nuova normativa per i viadotti di nuova costruzione prevede un adeguamento a 5 volte)”.
È quanto afferma in una nota Autostrade per l’Italia dopo le dichiarazioni di Placido Migliorino, ispettore del Mims, che in una relazione fornita alle commissioni Ambiente e Trasporti della Camera ha parlato di documenti in cui Aspi era a conoscenza del fatto che il viadotto non fosse a norma e che nonostante questo non avesse avviato interventi di mitigazione del rischio.
“In generale, è improprio assimilare le verifiche e gli interventi relativi agli adeguamenti per le nuove norme con le attività di sorveglianza di legge trimestrali e annuali, che hanno già certificato lo stato del Valle Ragone e delle altre opere. E’ questa infatti la tipologia di controlli deputata a monitorare costantemente le condizioni di sicurezza delle infrastrutture, i cui esiti vengono tempestivamente condivisi con il Mims ogni tre mesi tramite la piattaforma digitale Ainop”, è la contestazione che Aspi muove al ministero.
Autostrade per l’Italia rappresenta inoltre che “già dal 2019 si è consolidata con gli organi tecnici preposti del Mims una aperta e strutturata collaborazione, con la finalità di individuare e condividere i migliori standard di verifica e intervento da applicare sulle infrastrutture della rete autostradale. Tale collaborazione, che ha visto Aspi parte attiva, con il coinvolgimento delle principali Università italiane, ha portato alla progressiva definizione e approvazione di Linee Guida e Manuali, applicati inizialmente sulla rete della società e che oggi costituiscono uno standard nazionale.
“Con lo stesso Mims, nel ruolo di concedente, si è anche condivisa, con particolare riferimento ad alcune regole introdotte a titolo sperimentale dalle Linee Guida, l’opportunità di porre all’attenzione del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici l’esigenza di una revisione della normativa stessa. L’ applicazione degli attuali criteri normativi ha finora evidenziato la necessità di alcuni correttivi per i quali la società ha dato immediata disponibilità per l’apertura di un tavolo di confronto, anche sulla base di valutazioni condivise con lo stesso dicastero”, prosegue Aspi.
La società, conclude la nota, “continuerà a svolgere il proprio compito con massima condivisione, trasparenza e attraverso costanti interlocuzioni con il Concedente, confermate oggi anche dallo stesso Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili. Nello spirito di massima collaborazione, la società auspica che l’incontro sulla revisione delle Linee Guida possa avvenire nel più breve tempo possibile”.