Genova. La Liguria è la prima regione italiana per residenti immunizzati con la doppia dose di vaccino anti-Covid: secondo i dati elaborati dalla fondazione Gimbe sul report di venerdì scorso, il 19,7% dei cittadini ha completato il ciclo, cioè uno su cinque. E nella classifica delle persone che hanno ricevuto almeno una dose la Liguria il terzo posto (35,6%) dopo Molise (38,2%) e provincia autonoma di Trento (37,2%). Rispetto ad altre regioni, tuttavia, restano relativamente basse le percentuali di anziani vaccinati e in particolare non decollano quelle nella fascia 60-69 anni, la più sensibile all’effetto refrattario provocato dalla vicenda AstraZeneca.
Sulla categoria dei sessantenni è difficile ottenere un dato preciso. Secondo dati Istat aggiornati a maggio si tratta di 203.505 liguri. Il flusso ministeriale per la fascia 60-69 anni riporta solo 88.356 somministrazioni (comprensive di una piccola quota di richiami), comunque meno della metà. A questa cifra andrebbero aggiunti coloro che rientrano nella coorte anagrafica ma vengono conteggiati dal sistema come ultrafragili, caregiver o altre categorie prioritarie. Con una stima sommaria, difficilmente la copertura supera in maniera significativa il 50%.
Più chiara alla luce dei numeri la situazione delle fasce d’età più avanzate. Sempre stando al report di venerdì, per quanto riguarda gli over 80 la Liguria ha vaccinato almeno con una dose l’88,1% della platea considerata (escluse solo le Rsa) e solo il 10,6% ha completato il ciclo vaccinale, numeri che collocano la regione al sestultimo posto. Il Veneto, che conduce la classifica, ha somministrato la prima dose al 99% degli ultraottantenni, mentre il 15% è immunizzato. Sui risultati della Liguria incide ovviamente la quantità di over 80 sul totale della popolazione, più dell’11%, una quota senza eguali in Italia.
Stesso ragionamento si può fare per la fascia 70-79 anni. Qui la Liguria è al quintultimo posto col 73,5% di residenti coperti con una dose e il 35,8% con la doppia dose. Per fare un confronto, la Puglia è arrivata all’87% col 60,2% di settantenni immunizzati. Ma anche in questo caso nessuna regione ha tanti abitanti in questa categoria anagrafica come la Liguria, che ne detiene il 12,09%.
Si può dire invece conclusa la campagna di vaccinazione nelle Rsa con l’86,68% di vaccinati tra ospiti e lavoratori: la quota restante ha rifiutato la somministrazione (a prescindere dal motivo). Tra il personale sanitario è vaccinato con una dose l’87,55% e risultano ancora 8.078 persone (il 12,45%) senza alcuna copertura vaccinale. Sale la percentuale di vaccinati sul personale scolastico: il 59,65% ha ricevuto la prima dose, il 13,91% ha completato il ciclo. Resta ancora escluso il 40,35%, una delle percentuali più alte in Italia anche dopo che la Liguria ha “ritoccato” la platea di riferimento (da 40mila nei precedenti report al dato corretto di 31.149 persone).
Nel frattempo da lunedì inizieranno le prenotazioni volontarie per tutti i maggiorenni col vaccino AstraZeneca, mossa con cui la Regione conta di sfoltire le scorte e sgravare le agende di Pfizer e Moderna che invece contano parecchie adesioni, mentre si attende che prenda corpo l’accordo pilota con il Piemonte per vaccinare i residenti che si trasferiranno nelle rispettive regioni per almeno una settimana.