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Vaccini, Pd: “Liguria ancora indietro su ultravulnerabili, 50enni e operatori socioassistenziali”

"La Regione metta in campo strategie per risolvere queste criticità"

vaccino covid coronavirus fiala

Genova. “Sull’andamento della campagna di vaccinazione registriamo passi avanti, ma ci sono ancora delle criticità su cui chiediamo alla Regione di intervenire e che riguardano tra gli altri il tema degli ultra-vulnerabili, il 25% dei quali non è ancora stato vaccinato, quello degli operatori a contatto con persone fragili, la categoria degli insegnanti chiamati al vaccino in concomitanza con il periodo di esami e scrutini e quello dei luoghi di lavoro in cui far rientrare il settore turistico”.

Lo afferma il capogruppo del Partito Democratico – Articolo Uno Luca Garibaldi, dopo la presentazione, questa mattina in Consiglio regionale, dei dati aggiornati sull’andamento della campagna vaccinale contro il Covid in Liguria.

“La campagna sta andando in una direzione di apertura ad una pluralità di soggetti e fasce – spiega Garibaldi – ma registriamo preoccupazione per alcune categorie su cui non sta ancora avendo un’efficacia ottimale”.

“Resta centrale – ribadisce il capogruppo – vaccinare gli operatori socio-sanitari e socio-assistenziali che lavorano a contatto con persone fragili ma non hanno un percorso strutturato di accesso ai vaccini così come accade per le categorie analoghe”.

“Ieri – prosegue il capogruppo – abbiamo richiesto attenzione anche su strutture e operatori turistici perché nelle linee guida sui vaccini si parla di aziende e bisognerebbe fare un ragionamento simile per il comparto. Restano anche da valutare eventuali iniziative riguardo i 50-60enni che registrano un’adesione volontaria molto bassa, in cui la criticità maggiore è la risposta di quella fascia alla campagna di vaccinazione”.

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