Genova. Non un “open day” come quello organizzato, pur con un certo successo nella Regione Lazio, ma una linea di prenotazione dedicata a quei cittadini liguri che sceglieranno, su base del tutto volontaria, di vaccinarsi con Astrazeneca nonostante abbiano meno di 60 anni, il limite di età consigliato da Aifa, l’agenzia del farmaco nazionale, e quindi dal Cts, per la somministrazione.
“Stiamo valutando sulla base delle scorte a disposizione – ha detto il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti questa sera durante il punto stampa Covid in sala della trasparenza – se sia possibile organizzare delle vaccinazioni su base volontaria per donne e uomini senza limiti di età con Astrazeneca, sapete che il limite dei 60 anni è una raccomandazione e non una prescrizione quindi per chi volesse anticipare magari di qualche settimana la prima dose del vaccino rispetto ai tempi previsti per le fasce di età più giovane ci sarebbe un’opzione in più”.
Toti esclude l’ipotesi di un “open day”, come invece ventilato nei giorni scorsi, non tanto per il concetto in sé quanto da un punto di vista organizzativo. “Si rischierebbe di creare confusione e magari anche situazioni di assembramento – afferma il governatore – invece è possibile creare una linea di prenotazione dedicata”.
Sarebbe questa una soluzione per sfruttare l’eventuale sovrabbondanza di farmaci anglosvedesi, “snobbati” da tanti cittadini tra i 60 e i 70 anni di età ma che, nonostante una certa psicosi generale, fanno gola a tante persone in attesa da tempo di essere vaccinate e di ricevere almeno una dose che, come noto, ha già una certa efficacia nel contrastare il contagio da Covid o comunque i sintomi più gravi.