Genova. Il bordo dei gradini rotto dall’impatto con la moto, i segni della strisciata sul marciapiede, i pezzi di plastica e le tracce di sangue. Così si è presentata questa mattina la rotonda di via Adamoli costruita nei pressi del cantiere dello scolmatore, poche ore dopo il terzo incidente avvenuto nel giro di pochi giorni. E nel quartiere scatta l’allarme.
Fin dai primi giorni della sua “entrata in servizio”, da parte dei residenti e degli automobilisti sono arrivati molti commenti scettici per la conformazione di questa rotonda sorta per facilitare la viabilità relativa al cantiere dello scolmatore del Bisagno, operativo in zona Sciorba, sotto via Terpi: arrivando da nord in direzione centro, infatti, la strada a due corsie viene ridotta a una, con un marciapiede che stringe la carreggiata per incanalare il flusso di traffico nella rotatoria, regolato, dopo pochi metri da un semaforo.
Ma è il “gradino” sorto in mezzo alla strada a creare i problemi, e, soprattutto, ad aver in qualche modo complicato, forse, l’esito degli incidenti di queste settimane, di cui l’ultimo ieri sera, finito con il ricovero in codice rosso di un settantenne scontratosi contro il marciapiede.
Scattato quindi l’allarme per il Municipio, che in queste ore è letteralmente sommerso dalle richieste di chiarimenti, anche se di fatto la competenza della sicurezza stradale spetta a Tursi: “Cominciamo a preoccuparci della funzionalità di questa rotonda – sottolinea il presidente del Municipio IV Roberto D’Avolio – e chiediamo all’amministrazione di prendere in considerazione la preoccupazione del territorio, e monitorare con attenzione quello che sta succedendo. Non è possibile rischiare la vita per tornare a casa o per andare a lavorare. Chiediamo un sopralluogo da parte dell’assessore, ed è per questo che in queste ore abbiamo scritto una lettera ufficiale per una verifica urgente delle condizioni di sicurezza e dell’adeguatezza della segnaletica“.