Mani avanti

Toti: “Vaccino ai turisti? Non possiamo trasformare la campagna nel giro d’Italia”

Il presidente: "Ne ho parlato a lungo con Figliuolo, se uno viene a fare il weekend a Portofino è bene che tenga conto delle sue date di vaccinazione"

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Genova. “Non possiamo trasformare la campagna di vaccinazione nel giro d’Italia, bisogna essere seri”. Il presidente ligure Giovanni Toti mette le cose in chiaro mentre si continua a parlare di dosi per i turisti, tema affrontato soprattutto dal collega veneto Luca Zaia che ancora nelle scorse ore ha rimarcato la disponibilità a somministrare i richiami in estate ai visitatori.

“Ieri ne ho parlato a lungo con il generale Figliuolo, trovando alcuni punti di incontro molto ragionevoli – ha detto oggi Toti -. Non possiamo trasformare il commissariato per l’emergenza in un’agenzia di viaggio: chi si sposta in giro per l’Italia deve tenere conto dell’importante appuntamento con il vaccino”.

Toti negli scorsi giorni aveva parlato della disponibilità a vaccinare i residenti temporanei previa iscrizione all’anagrafe sanitaria, una procedura che avrebbe incluso i turisti di lungo periodo (quelli cioè che passano l’estate in Liguria in albergo o in una seconda casa) ma escluso i visitatori di passaggio.

“In alcuni specifici casi, ci siamo messi a disposizione per vaccinare le persone che stanno da noi, mi auguro si possa trovare una regolamentazione nazionale – ha aggiunto Toti -. Sabato incontrerò anche il presidente Alberto Cirio a Torino per parlare di questo. Se qualcuno passa alcuni mesi o molte settimane da noi per vacanza, lavoro o cura è evidente che avrà a disposizione il servizio sanitario della Liguria, se uno viene a fare un weekend a Portofino o un giro alle Cinque terre è bene che lo faccia compatibilmente con le sue date di vaccinazione”, ha concluso il presidente.

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