Richiesta

Toti guarda al post emergenza: “Il Governo dovrà darci fondi per ridurre le liste d’attesa”

"Nel rinnovo del contratto della sanità mi auguro che vi sia un aumento delle prestazioni dei nostri ospedali". Vaccini, obiettivo superare le 100mila dosi alla settimana

toti draghi

Sarzana. “A partire da quest’estate occorrerà non solo ripartire con l’elezione medica nel suo complesso ma anche aumentarne potentemente la capacità di cura. Non dobbiamo più accumulare liste di attesa, dobbiamo smaltire quelle che nel frattempo si saranno accumulate, per colpa di nessuno”. Parte da Sarzana, dove oggi prende il via il nuovo hub vaccinale all’ospedale San Bartolomeo, l’appello al Governo del presidente Giovanni Toti che guarda già al post-emergenza.

“Mi auguro che nel rinnovo del contratto nazionale di lavoro della sanità vi sia un aumento delle prestazioni dei nostri ospedali. A maggio-giugno servirà un piano di riduzione delle liste d’attesa e un freno alle fughe, perché nei ritardi ognuno andrà a cercare il luogo più conveniente”.

Per Toti le risorse necessarie vanno trovate in occasione del rinnovo del contratto nazionale della sanità: “Mi auguro che vi sia un aumento delle prestazioni dei nostri ospedali. Lo abbiamo chiesto come Conferenza delle Regioni: mi auguro nella stagione dei rinnovi dei contratti nazionali che si parta dal comparto della sanità, il ministro Brunetta e il presidente Draghi hanno detto di essere d’accordo. Servono fondi per l’aumento delle prestazioni legato a strumenti di incentivazione più opportuni perché questo avvenga. Occorre un grande coordinamento tra livelli di governo ma anche col Governo centrale. I prossimi passaggi, le leggi sul Recovery, i contratti collettivi in corso di rinnovo, le risorse stanziate nei collegati al Recovery, ci devono dare benzina”.

Intanto, dopo aver confermato il primato sulle vaccinazioni in relazione alla popolazione, Toti spinge l’acceleratore per le prossime settimane: “La struttura commissariale prevede per maggio-giugno un’importante accelerazione. Oggi facciamo 78-81mila vaccini alla settimana, ma è evidente che, quando arriveranno i vaccini, dovremo probabilmente andare oltre i 100mila se vogliamo raggiungere tutte le categorie di persone, anche meno a rischio, ma che comunque necessitano di essere vaccinate entro l’estate”.

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