Critiche

Sfiducia al presidente del Medio Levante Vesco, M5s: “Gestione confusa e opaca”

"La gestione dell'istituzione municipale così come la visione politica del territorio da parte di Vesco è sempre stata balbettante, confusa, opaca"

francesco vesco

Genova. Il gruppo M5S del Municipio VIII Medio Levante, insieme a tutti i consiglieri di minoranza, ha presentato una mozione di sfiducia nei confronti del presidente Vesco. Sarà discussa nell’odierna seduta consiliare, alle 18.00.

“La gestione dell’istituzione municipale così come la visione politica del territorio da parte di Vesco è sempre stata balbettante, confusa, opaca. Le sue mancanze hanno mortificato il Consiglio municipale e il confronto tra territorio e istituzioni. Per questo motivo l’intera minoranza ritiene che non sia più possibile restare spettatori ma dare un segnale forte attraverso questa azione politica”.

Lo denuncia il capogruppo dei 5 Stelle del Municipio VIII Medio Levante Alessandro Pierandrei, che aggiunge: “Tra le innumerevoli mancanze, quella di aver contribuito a trasformare il Municipio in un’istituzione sempre più vuota, in controtendenza rispetto ai bisogni del territorio e a un rafforzamento del decentramento sempre più necessario. E poi: i progetti della maggioranza presentati in Municipio durante questo mandato sono stati calati dall’alto senza dialogo con il territorio. Nonostante le innumerevoli richieste di coinvolgimento da parte dei consiglieri e dei cittadini, i progetti quali quelli di viale Brigate Partigiane, del Waterfront, delle ciclabili, della viabilità e del PUMS sono stati presentati a decisioni prese, con passerelle politiche che, di fatto, hanno bloccato qualsiasi dialogo e qualsiasi proposta migliorativa”.

“Le richieste costruttive di cittadini, associazioni e minoranze sono state spesso rigettate senza motivazione – dichiarano in merito anche i consiglieri del gruppo consiliare del M5S Genova -. La volontà di Vesco di tenere unita una maggioranza frammentata e conflittuale ha mortificato il ruolo del Consiglio riducendolo a un monologo delle minoranze e privandolo di un dialogo concreto e fattivo nell’interesse del territorio. In questi termini il ruolo di garanzia del presidente è stato disatteso. Gran parte delle mozioni votate non sono state realizzate, rendendo di fatto inutile il ruolo dei consiglieri, con grande sperpero di denaro pubblico”.

“Il risultato è sotto gli occhi di tutti – conclude Pierandrei -: l’VIII Municipio è vittima di un degrado crescente. La congestione viabilistica e l’inquinamento sono in crescita a causa di una serie di interventi disorganici e poco lungimiranti: basti pensare all’Esselunga di via Piave e alla ciclabile in Corso Italia. L’incidentalità nella zona rimane una delle più alte della città. L’incidenza del continuo incremento della grande distribuzione e l’assenza di interventi di mitigazione contribuiscono alla desertificazione del piccolo commercio e alla riduzione del presidio del territorio”.

“Alcuni quartieri, quali quello di San Martino, che non sembrano essere serbatoi elettorali dell’attuale maggioranza, sono stati completamente abbandonati a sé stessi e mancano di qualsiasi intervento significativo di riqualificazione”, fa infine sapere anche Marina Daccà, esponente del M5S e del quartiere di San Martino.

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