Finale Ligure. Una sola rete subita in duecento dieci minuti nel doppio confronto ed un rigore parato nella serie che ha deciso la qualificazione. Gli interventi di Ruben Rovetta non sono stati sufficienti, alla Sestrese, per avere la meglio sul Finale.
“Non è bastato, però abbiamo fatto una grande partita – commenta il portiere a fine gara -. Partivamo con un risultato di svantaggio, 1 a 0 per loro, abbiamo fatto un grande primo tempo, siamo riusciti a portarla in pareggio. Peccato non aver sfruttato la superiorità numerica nei supplementari. Supplementari che sono andati veramente ad un ritmo molto basso: eravamo stanchi, tutte e due le squadre. Poi i rigori ci hanno detto male, purtroppo. Qualche anno fa siamo passati noi col Finale in coppa e quest’anno è toccato a loro”.
Nessun rammarico legato a scaramanzia o altre motivazioni sul fatto di aver affrontato i calci di rigore nella porta lato mare. “La porta è uguale da tutte e due le parti; ci siamo penalizzati da soli, purtroppo capita” ammette Rovetta.
L’estremo difensore, classe 1991, che oggi ha indossato la fascia di capitano, riassume così questa travagliata annata calcistica, nella quale la società verdestellata ha comunque ben figurato: “Questa è stata una stagione particolare. Penso che la Sestrese l’abbia usata come laboratorio per l’anno prossimo, quindi tante cose sono già state viste, programmate, discusse e noi abbiamo risposto alla grande perché comunque ci siamo giocati ai rigori una semifinale per andare in Serie D contro una grande squadra che è il Finale e spero che possano coronare il loro sogno di andare in Serie D, se lo meriterebbero”.