Genova. Un “no” deciso quello della Lista Sansa alla proposta del consigliere Bozzano di favorire la pratica dello scuttling, cioè dell’affondamento volontario e controllato delle navi nelle acque liguri.
“La pratica scuttling è nata in Giappone quando le navi erano di legno e quindi di materiali biodegradabili. Ora le navi devono essere trattate prima di un eventuale inabissamento perché ricche di materiali dannosi per l’ambiente come vernici, componenti elettriche, batterie e amianto. Se, per affondare le navi è necessario trattarle, a questo punto è più conveniente recuperare i materiali, seguendo l’economia circolare, e rimetterli in circolo come materia prime seconde. Per questo nessun paese europeo ha adottato la pratica dello scuttling”, così Selena Candia, consigliera Lista Sansa.
Candia ha portato alcune alternative alla pratica proposta dalla maggioranza. Se l’obiettivo è favorire il turismo e la fauna dei nostri mari allora “ci sono proposte interessanti come quella di un docente dell’università di Genova che a Loano ha fatto testare dei ‘giardini a moduli subacquei’ allo scopo di aiutare la fauna marina. Oppure, si può anche immaginare un contest per artisti che prenda la nostra costa e che favorisca un itinerario museale marino. Alcuni ragazzi liguri hanno proposto durante l’Oceathon 2020 di realizzare delle audioguide per lo snorkeling, per esempio”.
“Interessante incentivare turismo subacqueo legato al mare – conclude Candia –, ma con mezzi e idee che rispettino l’ambiente e che siano davvero portatrici di benefici benefici per il turismo, la fauna marina, creando lavoro partendo dalle idee proposte dai giovani nella nostra regione”.