Genova. Si è svolta questa mattina al sacrario del Passo del Turchino la commemorazione per l’anniversario dell’eccidio del 1944.
Si trattò della vendetta dei tedeschi che trucidarono, la notte tra il 18 e il 19 maggio, 59 persone, prelevate dal carcere di Marassi, in risposta a una bomba che qualche giorno prima era esplosa all’interno dei cinema Odeon, che era stato da tempo requisito e destinato ad uso esclusivo delle truppe tedesche.
Le modalità della rappresaglia furono particolarmente agghiaccianti: le 59 vittime, molte non ancora ventenni, furono trasportate a bordo di camion al passo del Turchino e di lì, dopo un percorso di un paio di chilometri, condotte fino ai prati del versante meridionale del Bric Busa. In questa località, a gruppi di sei, furono fatti salire sopra delle tavole, disposte su una grande fossa che il giorno precedente un gruppo di ebrei era stato costretto a scavare, in modo che ognuno, prima di cadervi dentro dopo la scarica di mitra, potesse vedere i cadaveri dei suoi compagni.
Alla cerimonia con la deposizione delle corone e all’orazione da parte dello storico Luca Borzani hanno partecipato tra gli altri il presidente dell’Anpi Genova Massimo Bisca, il deputato Luca Pastorino, i consiglieri regionali Armando Sanna (Pd) e Alessio Piana (Lega), il sindaco d Mele Mirco Ferrando, di Campo ligure Giovanni Oliveri e di Rossiglione Katia Piccardo e l’assessore Matteo Campora per il Comune di Genova.