Cambiamenti

Ponte Parodi, le ruspe vent’anni dopo il progetto (archiviato) della piazza firmata dalle archistar

Addio ai docks in cemento, demolita la facciata con la scritta: l'area ospiterà 15mila metri quadri di parcheggio nell'ambito del nuovo Hennebique

Generico maggio 2021

Genova. Sono passati più di dieci anni da quando, su questa testata, abbiamo pubblicato il primo articolo sul progetto di riqualificazione di Ponte Parodi. In realtà, proprio nel 2011, si sarebbero dovuti concludere i lavori per questa zona portuale in base a un progetto precedente, datato addirittura 2001, e realizzato al tempo dal prestigioso studio olandese Van Berkel & Bos (sotto nella foto). Tutto arenato in seguito a una serie di intrichi e ricorsi che ebbero per protagonisti Autorità portuale, Porto Antico e la società francese (Altarea) che avrebbe dovuto gestire Ponte Parodi.

Generico maggio 2021

In questi giorni però le ruspe sono in azione sul molo retrostante al Galata Museo del Mare e all’istituto nautico San Giorgio. Un’area abbandonata dagli anni Settanta, in quanto magazzino, ma di fatto frequentata dai lavoratori del porto: rimorchiatori, innanzitutto, ma anche operatori della gestione dei rifiuti. Fino a qualche anno fa la zona, per quanto poco romantica, era meta di genovesi a passeggio e pescatori, oltre che di tossicodipendenti e sbandati.

Giù in pochi colpi di escavatore i muri perimetrali dell’edificio, compresa la faccia con la scritta “Ponte Parodi”. Qui, però, non sorgerà “la piazza del mare” immaginata dagli architetti olandesi all’inizio del secolo ma di fatto, uno spazio funzionale a quello che sarà il nuovo Hennebique, in gran parte destinata ad area di sosta (15mila metri quadri) e in parte a centro commerciale.

L’ex silos granaio, tutelato dalla Sovrintendenza delle Belle Arti, come noto ospiterà innanzitutto il nuovo terminal Crociere di Msc, ma anche un centro commerciale, una palestra, micro-alloggi per trasfertisti e uno studentato, alberghi e uffici, spazi per la cultura e un centro congressi, oltre a una grande agorà dedicata al cibo, così almeno risultava dalle specifiche contenute nel bando pubblico.

La concessione dell’Hennebique da parte di Autorità portuale avrà una durata di 90 anni, con un canone di 375.000 euro all’anno, ed è stata aggiudicata lo scorso 15 febbraio al raggruppamento temporaneo di imprese formata da Vitali e Roncello capital, l’unico rimasto in gara dopo l’esclusione – ancora una volta, dopo che era già successo per il Waterfront Levante – di un gruppo olandese. Per il progetto definitivo si attende il prossimo studio di fattibilità tecnico economica. Nel frattempo, però, si spiana la strada ai lavori futuri.

Tornando a Ponte Parodi, la sua progettazione, nei prossimi mesi potrebbe dover tenere conto anche dell’eventuale stazione di partenza della cabinovia – finanziabile con il Recovery Fund – tra il porto e forte Begato, sul parco delle mura.

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