Genova. “Nelle Rsa liguri la stragrande maggioranza degli operatori e degli ospiti ha ricevuto la vaccinazione anticipando di un mese e mezzo gli effetti che stiamo vedendo oggi sulla popolazione generale. Già a partire dai primi di marzo, infatti, avevamo registrato una netta riduzione della mortalità che si mantiene bassissima e nel mese di aprile è pari a due unità”. Lo ha spiegato Ernesto Palummeri, responsabile Alisa per l’emergenza Covid nelle Rsa liguri
“La percentuale di vaccinati sfiora il 90% dei vaccinati sia tra gli ospiti sia tra gli operatori. Non abbiamo focolai in Liguria, ne rileviamo uno solo nella provincia di Imperia, a Sanremo, con cinque persone positive al Covid-19: due di loro asintomatiche sono rimaste in struttura, adeguatamente isolate, due sono state ricoverate in ospedale, anche in via precauzionale, e una è già stata dimessa e trasferita in una struttura covid per la convalescenza”.
Per questo Alisa ha diffuso gli indirizzi per incrementare le visite ai parenti, da garantire con la massima sicurezza perché le persone che sono ricoverate nelle Rsa sono le più fragili tra i fragili e quindi occorre assoluta prudenza: “Abbiamo adottato delle linee prudenziali ancorché abbiamo, ad esempio, consentito l’ingresso ai visitatori senza l’esecuzione del tampone a coloro che hanno terminato il ciclo vaccinale da almeno 14 giorni – ha ricordato Palummeri – Il tampone per entrare nelle Rsa era già previsto da una normativa del ministero della Salute emanata il 30 novembre 2020 e resa note a tutte le strutture lo scorso dicembre”.