Pericolo

Miniere del Levante, a rischio le sorgenti d’acqua che dissetano Sestri Levante, Moneglia e Casarza

Depositato il parere negativo della Società dell'Acqua Potabile srl, che gestisce le fonti di acqua potabile della zona

sorgente generica

Genova. Non si ferma il dispiegamento delle forze che si oppongono al progetto di nuove ricerche minerarie nel Levante, progetto che mira a quantificare quali e quanti minerali preziosi potrebbero essere sfruttati con una rinnovata stagione estrattiva: dopo i pareri negativi delle istituzioni locali, arriva anche il monito della società che gestisce l’approvvigionamento idrico, tra gli altri, dei comuni di Sestri Levante, Moneglia e Casarza Ligure.

L’allarme arriva dalla relazione depositata dalla Società dell’Acqua Potabile srl, l’azienda che da oltre un secolo gestisce l’acquedotto di quei territori captando il prezioso liquido dalle tante sorgenti delle valli Gromolo, Graveglia e Petronio: il documento è stato depositato presso il Ministero della Transizione Ecologica come parere negativo per il progetto di ricerca mineraria del Monte Bianco, la cui valutazione di impatto ambientale è in corso in questi giorni presso gli uffici ministeriali.

Secondo i tecnici dell’azienda, infatti, se per le attività di ricerca che non prevedono scavi non ci sono preoccupazioni riguardo la gestione idrica, una qualsiasi movimentazione terra dovuta a scavi o, peggio ancora, alla ripresa di attività estrattiva potrebbe compromettere in maniera definitiva il delicato equilibrio dei bacini sia superficiali che sommersi: “Nel corso di lavori per la realizzazione di gallerie o fori già in passato si sono verificati infatti importanti sulle risorse idriche superficiali e profonde – si legge nella relazione – in alcuni casi sorgenti anche di importanza strategica per usi civili hanno fatto registrare diminuzioni significative portata che hanno comportato in alcuni casi l’esaurimento e di conseguenza il loro abbandono“.

“Occorre inoltre evidenziare che lavori minerari eseguiti anche in quota potrebbero alterare sia sotto l’aspetto qualitativo sia sotto l’aspetto quantitativo anche le falde profonde dei torrenti Gromolo e Petronio – conclude il documento – torrenti che hanno origine nell’area interessata dallo studio che rappresentano la fonte di alimentazione dei pozzi al servizio dei comuni di Sestri Levante, Casarza Ligure e Moneglia”.

Il parere quindi negativo al progetto si aggiunge a quelli già depositati dal Parco dell’Aveto e dal Comune di Casarza Ligure. Un nulla osta alla ricerca, non senza qualche prescrizione, è arrivato da parte del Ministero dei Beni Culturali, mentre ancora non è consultabile un eventuale parere negativo da parte di Regione Liguria, la cui posizione contraria è stata annunciata a parole nei giorni scorsi. La possibilità di fornire pareri per il progetto si è conclusa lo scorso 21 maggio: ora tocca agli uffici del ministero per la transizione ecologica fare la sintesi e dire ufficialmente cosa succederà sopra e sotto i monti del levante.

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